È una vicenda tutt’altro che inedita e tristemente nota a tutti. A Messina, gli arbitri di calcio non hanno un posto dove allenarsi. Se pochi mesi fa la notizia della promozione in Serie A di Alberto Santoro era stata accolta con giubilo, oggi proprio quest’ultimo, insieme al suo collega Enrico Gemelli (da poco approdato in Serie C) e ad altri due giovani fischietti messinesi di Serie D, non può svolgere la sua preparazione se non correndo per strada o sui binari del tram.
A denunciare il fatto, tra gli altri, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Pasquale Currò «Sono passati due anni – spiega Currò – ma per gli arbitri di calcio, uno dei quali milita pure in serie A, uno in serie C e due in serie D, oltre a tanti giovani, non c’è pace. È un’autentica vergogna che siano costretti ad allenarsi da così tanto tempo sui binari del tram piuttosto che sulla pista ciclabile perché non sanno dove andare a curare la preparazione fisica».
Dello stesso avviso il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Andrea Argento, già attivo sulla vicenda l’anno scorso con la proposta, inviata all’amministrazione comunale, di mettere a disposizione dell’A.I.A. Messina una struttura adeguata per la preparazione degli arbitri della città. «Da novembre del 2020 ad oggi – ha detto – non è cambiato nulla, malgrado le tante segnalazioni e le vane promesse dell’assessore Francesco Gallo, che in Commissione aveva garantito un immediato intervento per risolvere il problema».
Il bersaglio della critica del Consigliere M5S è proprio l’assessore allo Sport della giunta De Luca. «Da allora (novembre 2020, ndr) – continua – non è cambiato nulla: ancora oggi gli arbitri cittadini non hanno un posto in cui svolgere la loro preparazione e non hanno la possibilità di accedere agli impianti comunali, trovandosi obbligati ad allenarsi sul cemento, con tutto ciò che ne consegue. Dopo gli articoli di stampa e la mia denuncia, l’assessore Gallo aveva dato ampie garanzie, garantendo il suo impegno nel trovare al più presto una soluzione, ma come al solito sono rimaste solo parole».
«Spiace constatare una certa approssimazione – ha aggiunto invece Currò – nella trattazione del fenomeno sportivo anche a fronte di arbitri che addirittura calcano terreni di serie A e che rappresentano degnamente anche la nostra città a livello nazionale. Non è più accettabile questa situazione, non è più accettabile che questi atleti siano lasciati soli al loro destino e mortificati».
L’esponente di Fratelli d’Italia chiede infine la disponibilità del campo di Atletica Santamaria o comunque di «strutture idonee affinché gli arbitri possano, dignitosamente, effettuare le loro sedute di allenamento», augurandosi che il Comune possa «riservare maggiore attenzione al fenomeno sportivo in generale», poiché lo sport dovrebbe rappresentare una »pietra miliare di ogni amministrazione».
(201)