Inizieranno lunedì 26 agosto i primi lavori di bonifica nell’area litorale di Maregrosso, sotto sequestro giudiziario dal 2017. Ieri mattina, il sindaco di Messina Cateno De Luca si è recato sul luogo insieme all’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, al custode Giudiziario dott. De Francesco, alla Polizia Municipale e alle altre autorità per rimuovere i sigilli, annunciando sui social l’avvio dell’opera di pulizia e riqualifica del territorio.
«La rimozione dei sigilli – spiega De Luca – è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica a seguito di specifica e reiterata richiesta dell’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, che aveva già avviato ogni utile iniziativa finalizzata alla bonifica del sito, disponendo già dallo scorso mese di novembre 2018 l’esecuzione di uno studio preventivo di ricognizione dei luoghi finalizzato alla richiesta di accesso per la caratterizzazione dei rifiuti. A seguito della richiesta dell’Assessore avanzata a maggio 2019 e rinnovata a giugno 2019, la Procura ha autorizzato la rimozione dei sigilli con provvedimento che è stato notificato al Comune in data 20/8/2019».
L’area interessata si estende per circa 1600 mq e col tempo è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Amianto, plastica, materiale edile, e tanti altri ancora i rifiuti che hanno trasformato una grande zona della città in simbolo del degrado urbano.
«Grazie all’attività preparatoria – continua il Primo Cittadino – già svolta dagli Uffici con l’impulso costante dell’Assessore Musolino, in soli due giorni si è passati alla fase operativa, procedendo alla rimozione dei sigilli e avvio della fase di analisi dei rifiuti. Da lunedì, per le due settimane seguenti, la ditta incaricata dal Comune procederà ad analizzare i rifiuti, distinguendoli per tipologia, attribuendo a ciascuno il codice CER e indicando le rispettive quantità e volumi».
«Subito dopo – aggiunge De Luca –verrà affidato l’incarico per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, dando la precedenza alla rimozione dei rifiuti di amianto presenti in grande quantità sul sito sequestrato. Di seguito si procederà con i rifiuti ingombranti e con i residui di demolizioni edili e altri rifiuti. In ultimo, secondo le Linee Guida dettate dall’Arpa Regione Sicilia, si eseguirà un’analisi del suolo per verificare che non sia stato contaminato».
Il Sindaco evidenzia, inoltre, come l’area in questione appartenga del Demanio Regionale e sostiene che, dalla data del primo sequestro nel 2017 – ampliato nel giugno 2019 – non ha mai eseguito alcun intervento di bonifica o di contenimento dell’inquinamento ambientale.
«È bene precisare – conclude De Luca – che tutte le spese che il Comune sosterrà per la rimozione dei rifiuti saranno rimborsate dal Demanio. La caratterizzazione e la rimozione dei rifiuti però non è sufficiente a tutelare la pubblica incolumità. Ed è proprio per questa ragione che nella prossima settimana si procederà, come già fatto per l’area Seaflight, a ordinare al Demanio la interdizione dell’area, prevedendo l’intervento sostitutivo del Comune in caso di mancata ottemperanza da parte dell’ente demaniale. Questa misura risulta indispensabile per evitare che, finita la bonifica o mentre la stessa è ancora in corso, l’area si trasformi nuovamente in una enorme discarica a cielo aperto».
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