foto stazione ferrovie siciliane taormina-giardini

Messina. A rischio chiusura la stazione ferroviaria Taormina-Giardini

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Si dovrà attendere la conferenza presso il Ministero dei Trasporti prevista per 29 novembre per conoscere il destino della storica stazione ferroviaria Taormina-Giardini Naxos e della tratta che collega Alcantara con Letojanni. Giovedì, infatti, si deciderà se approvare o no il nuovo progetto di Alta Velocità per il raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo che prevede l’esclusione della vecchia tratta.

Sulla questione si è espresso il Comitato Pendolari Siciliani che, in una nota, spiega l’importanza della linea ferroviaria per la mobilità nei territori interessati: «Il tratto di ferrovia che collega Alcantara con Letojanni e la stazione di Taormina-Giardini, deve essere mantenuto in vita. Considerando la prevista riattivazione della tratta ferroviaria Randazzo-Alcantara e con il mantenimento in esercizio del tracciato esistente che da Alcantara si collega con la stazione di Taormina-Giardini, diventerebbe una sorta di metropolitana leggera. Questa riattivazione aprirebbe ad un nuovo scenario per tutta la vallata dell’Alcantara, fornendo quella mobilità eco-sostenibile e commerciale che da anni manca».

Il Comitato composto da pendolari e cittadini siciliani evidenza , inoltre, come il mantenimento dell’attuale infrastruttura si integri perfettamente con la variante del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri.

«In un momento storico – continua il Comitato – in cui numerose linee riacquistano un ruolo di primaria importanza, sotto il profilo della mobilità sostenibile, lascia stupefatti l’idea di chiudere un tratto di ferrovia così importante che porta sino a Taormina. Un sistema di trasporto, quello ferroviario, che non solo risulta essere il meno inquinante in assoluto, ma che in una condizione di evidente svantaggio della rete stradale della valle (SS.120), diviene più che concorrenziale rispetto al trasporto su gomma, ponendo le condizioni per ridurre drasticamente i flussi veicolari e di inquinamento».

Ma a destare i dubbi del Comitato è anche una questione di natura amministrativa: «Sorprende, nel metodo, che il funzionario di un ente sovracomunale, nominato dalla Regione Siciliana, prenda posizione su una materia che, in sostanza, non gli compete. Non ci risulta, infatti, che nello Statuto dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara sia prevista la gestione del trasporto pubblico locale».

In conclusione, il Comitato si interroga sulla posizione che la Regione Siciliana, il governatore Musumeci,  l’Assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone e il Sindaco di Taormina Mario Bolognari terranno domani nel corso della conferenza a Roma.

 

(458)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. ma i pendolari non volevano linee più veloci e treni più moderni?
    perchè vogliono preservare un’infrastruttura ottocentesca, inadeguata e inadeguabie alle moderne esigenze di mobilità?

error: Contenuto protetto.