Foto della struttura ex Seaflight in riva allo Stretto di Messina

Messina, 123mila euro per demolire l’ex Sea Flight: online lo schema di gara

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Si va verso la demolizione dell’ex Sea Flight di Capo Peloro, la Città Metropolitana di Messina ha infatti approvato lo schema di invito e quello del disciplinare la gara per l’esecuzione dei lavori finalizzati a liberare Torre Faro dall’“ecomostro”. Gli interventi prevedono, oltre alla dimissione dell’intera struttura, lo smaltimento in discarica dei rifiuti e la caratterizzazione del suolo per definire ulteriori interventi. L’importo a base di gara è di 123.693,25 euro.

Il costo dei lavori per la demolizione dell’ex Sea Flight di Torre Faro sarà a carico della Città Metropolitana di Messina, che ha nominato RUP l’Ingegnere Carmelo Battaglia. Palazzo dei Leoni pubblicherà nei prossimi giorni una lettera di invito e successivamente darà il via alla gara d’appalto per individuare la ditta che se ne occuperà all’interno degli “elenchi degli operatori economici dell’ente”. Gli interventi, si legge nella determina dirigenziale di approvazione dello scorso 1° aprile, sono considerati necessari, urgenti e indifferibili per ragioni ambientali e di sicurezza, per ridare decoro a un’area di elevato pregio naturalistico e paesaggistico come quella della Riserva di Capo Peloro. Serviranno, quindi, a migliorare le condizioni – appunto sia ambientali, sia di sicurezza – della zona.

L’aggiudicazione dei lavori per la demolizione dell’ex Sea Flight di Messina avverrà, a seguito della pubblicazione del bando e dell’espletamento della procedura di gara, secondo il criterio del minor prezzo. Saranno invitati a partecipare almeno cinque operatori economici selezionati dall’elenco elettronico degli operatori economici dell’Ente, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti e della diversa territorialità.

Obiettivo dell’intervento è quello di demolire le strutture fatiscenti dell’ex Sea Flight di Capo Peloro, per poi poter riqualificare l’area e restituirla alla città. Nell’abbattere l’“ecomostro” si provvederà a investigare anche i potenziali fenomeni di inquinamento del terreno per poi risolvere eventuali problematiche e restituire l’area ai cittadini.

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