Sono in arrivo, i finanziamenti per la messa in sicurezza delle barriere frangiflutti nel litorale nord di Messina: da Ortoliuzzo ad Acqualadrone si potrà, finalmente, scongiurare il pericolo delle mareggiate, che da anni mettono in ginocchio i villaggi costieri. Per realizzare i progetti, la Regione siciliana ha finanziato 3 milioni di euro.
Le gare per affidare i lavori sono già state pubblicate, grazie all’intervento dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Le barriere frangiflutti che verranno messe in sicurezza, erano state realizzate con blocchi di cemento o in massi naturali nei primi anni ’80 per proteggere la costa dai fenomeni erosivi, ma le violente mareggiate le hanno distrutte quasi completamente.
Per le barriere frangiflutti di una larga fascia del litorale messinese è oramai irrinunciabile un’operazione di “rifioritura”, che le renda nuovamente efficienti e in grado di assolvere alla loro funzione di schermo protettivo della spiaggia, ma anche di tutte le strutture pubbliche e private che si trovano a ridosso di essa e, più in generale, dei centri abitati che si affacciano su quegli specchi d’acqua.
Tre milioni di euro, è l’importo stanziato per la messa in sicurezza del litorale Nord di Messina. In particolare, le barriere da ripristinare ricadono:
- tra la via Fazzino e la via Campanella nel Villaggio Ortoliuzzo;
- tra il torrente Tarantonio e il torrente Marmora;
- tra il torrente Cicerina e il torrente Rodia nell’omonimo villaggio;
- tra il torrente Puccino e il torrente Giudeo nel Villaggio San Saba;
- tra il torrente Giudeo e Capo Rasocolmo;
- nei tre tratti compresi tra il depuratore fognario e il torrente Mulinello nel Villaggio Acqualadrone, in cui è previsto anche il recupero di circa 650 massi scalzati dai marosi, che saranno riposizionati insieme ai nuovi blocchi.
Tutte queste zone sono interessate da un accentuato arretramento della costa e la velocizzazione di tale fenomeno si è avuta principalmente negli ultimi anni con il mare che, in diversi casi, ha causato perfino il crollo alla base dei muri di contenimento delle strade. Privi, ormai, di un’adeguata protezione, alcuni di questi litorali si sono ritirati di oltre cinque metri.
Ricostruite le barriere, che saranno simili a quelle del passato in modo da minimizzare l’impatto visivo-paesaggistico sull’ambiente circostante, sarà pertanto necessario operare un adeguato ripascimento.
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