inizio torrente papardo a messina

Messa in sicurezza dei torrenti di Messina: si comincia con il Papardo

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Mettere in sicurezza i torrenti Larderia, Papardo, Salemi-Gesso e Ortoliuzzo e mitigare i rischi in caso di alluvioni: è questo l’obiettivo della gara d’appalto il cui primo stralcio si è concluso nelle scorse ore e che dovrebbe portare a breve all’apertura dei cantieri lungo il torrente Papardo.

Ancora non si sa quando inizieranno i lavori, nei prossimi giorni, spiegano dal Comune, verrà emesso il Decreto di aggiudicazione efficace, passo propedeutico alla stipula del contratto con gli operatori economici che si sono aggiudicati la gara. Si tratta della RTP costituita dai professionisti, ingegneri Pio Antonio D’Arrigo (mandataria); Marcello D’Alia (mandante); Nicola Rustica (mandante); Domenico Mangano (mandante); Agostino La Rosa (mandante); Manuela Barbagiovanni Gasparo (mandante); Alberto Lo Presti (mandante); e dal geologo Calogero Maria Salvatore Scurria (mandante), che dovranno consegnare il progetto esecutivo in tempi brevi.

«Finalmente – ha commentato l’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli – si può dire che le azioni svolte stanno cominciando a dare risultati positivi. L’intervento, nello specifico, riguarderà la mitigazione dei rischi presenti lungo l’asta del torrente Papardo che, in caso di alluvione ed esondazione, avrebbe ripercussioni sulla pubblica incolumità in una zona intensamente fruita dalla cittadinanza come Faro Superiore, Ospedale Papardo, Sperone, Sant’Agata, Università, CNR, Campo di Rugby».

Ma in cosa consisteranno i lavori? A spiegarlo è stato, ancora, l’assessore Minutoli: si provvederà, ha chiarito, alla pulizia e alla risagomatura dell’alveo del torrente; alla ricostruzione dei muri d’argine, alla realizzazione di briglie che permetteranno la previsione per la riorganizzazione di una nuova viabilità con valenza strategica, alternativa a quella insicura che si sviluppa lungo il torrente.

La nuova viabilità verrà realizzata in modo da rappresentare una via di fuga in condizioni di emergenza, collegando l’abitato alle aree di emergenza di protezione civile e di pronto soccorso sanitario del vicino ospedale Papardo.

«Così – ha concluso l’Assessore alla Protezione Civile – sarà così più semplice raggiungere brevemente i siti strategici, le strade litoranea e provinciale Panoramica dello Stretto».

(266)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.