Non sono ancora tariffe ufficiali, si attende l’ok del Consiglio comunale, ma tanto basta a far tremare, almeno a Messina, gli abitanti. La Tares esplode a livello nazionale, troppo vicina, ahinoi, per scadenza della prima rata ( 16 dicembre) consistente nel 33% dell’intero importo.
Ecco i numeri che interessano le famiglie: una composta da tre persone, che vive in una casa di 80 mq pagherà 394,64 euro (prima rata del 33% in scadenza il 16 dicembre). In 4, in appartamento di 100 metri quadri, pagherà 502 euro. Se siete in due ma la casa tocca i 110 metri quadri, pagherete 420 euro. La vecchia Tarsu imponeva a famiglia la media di 244,72 euro. La Tares prevede agevolazioni? Sì, il 30% in meno per abitazioni ad uso stagionale, “vissute” periodicamente per meno di sei mesi l’anno. Inoltre non fanno numero nel nucleo familiare i congiunti che studiano o lavorano fuori per più di sei mesi o quelli che abbiano invalidità tra l’80 e il 100% con reddito annuo inferiore a 8 mila euro. Non pagano la Tares gli ultrasettantenni, soli, invalidi al 100% .
Verrà premiato chi farà la raccolta differenziata dei rifiuti
e adotterà il sistema per le utenze non domestiche, come il porta e porta. Tutto questo affinché i cittadini e i commercianti possano risparmiare e Palazzo Zanca ridurre le spese per trasporto e smaltimento dei solidi urbani. Con la Tares, infatti, il costo complessivo della gestione dei rifiuti non sarà diviso con il Comune, come succedeva con la Tarsu, ma sarà a totale carico del contribuente.
Queesta mattina, l’assessore al Bilancio, Guido Signorino, ha illustrato le tariffe della nuova tassa sui rifiuti ai consiglieri comunali. Adesso toccherà a loro l’approvazione o l’apporto di eventuali modifiche.
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