Solo posti in piedi alla libreria “La Gilda dei Narratori” di Messina per Maurizio De Giovanni, in città per presentare l’ultimo libro della serie dedicata alla “donna invisibile”, l’ex agente dei Servizi Segreti, Sara Morozzi, che presto diventerà una serie tv Netflix. Con un grande sorriso, lo scrittore e maestro del “noir” italiano, si è raccontato e ha raccontato la genesi del suo lavoro al pubblico accorso numeroso: «Sono venuto in Sicilia troppo tempo fa – ha esordito – e avevo voglia di tornare. Anzi, avevo voglia di tornare proprio qui».
Edito da Rizzoli, “Sorelle” è il sesto capitolo della storia di Sara Morozzi, una donna dal passato complicato, complessa e “vera” come pochi personaggi della letteratura sanno esserlo. Questo, grazie alla penna di Maurizio De Giovanni che per la sua unica tappa in Sicilia quest’estate ha scelto Messina e in particolare la libreria “La Gilda dei Narratori”: «Ci tenevo a tornare qui – ha detto. Voi avete una grande fortuna, perché i librai sono in via d’estinzione, vengono sostituiti dai commessi. E voi avete una straordinaria libraia, Alessandra Morace, che sa che libro volete senza che glielo diciate voi».
Maurizio De Giovanni alla “Gilda dei Narratori” di Messina ci racconta di Sara Morozzi
Accolto da applausi e una nutrita folla di fan, Maurizio De Giovanni ha raccontato, dialogando con lo scrittore e giornalista Francesco Musolino, la sua idea di “noir”, genere dalle infinite capacità di rappresentazione della realtà, e la genesi del personaggio di Sara, tanto amato nonostante sia un personaggio che lui stesso definisce “scomodo”.
«Una notte – ha ricordato – mentre ero in moto a Napoli ho visto una donna sopra la cinquantina con i capelli bianchi, ferma in macchina. Mi sono avvicinato, un omone in moto col casco – cosa che avrebbe potuto spaventarla -, per chiederle se fosse tutto okay e darle eventualmente una mano. Lei mi ha sorriso e mi ha fatto un cenno, come a dire tutto okay. Sono tornato a casa, ho buttato la spazzatura, sono andato a dormire. Il giorno dopo, era domenica, mi sono svegliato alle 7 e avevo in mente la storia di Sara».
Sara Morozzi, ex agente dei Servizi Segreti in pensione che un giorno decide di lasciare la famiglia perché innamorata di un altro uomo, per agire secondo il proprio sentire, essere vera: «È un personaggio scomodo – ammette De Giovanni – che però sorprendentemente è piaciuto, ed è piaciuto soprattutto alle donne. Non me lo aspettavo. Mentre la serie del Commissario Ricciardi viene letta per rimproverarmi – scherza l’autore –, con Sara ho lettrici che mi chiedono costantemente quando uscirà il nuovo libro. Sono contentissimo di questo perché Sarà è una persona vera».
Di cosa parla l’ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni? Ve lo avevamo raccontato: parte dal rapimento di Teresa, legata a Sara da un legame che va oltre l’amicizia e diventa sorellanza, quasi simbiosi. Da lì, la protagonista farà di tutto per ritrovarla. «Sorelle – sottolinea Maurizio De Giovanni richiamando e spiegando il titolo del libro – e non amiche. Le sorelle le potete separare, ma rimarranno sorelle. Questo è un forte marchio che contrassegna Teresa e Sara. Nonostante siano diverse, abbiano fatto scelte diverse e non se le perdonino, continuano ad essere legate, a risentire l’una di quello che accade all’altra. Avvertono l’assenza e stanno in costante comunicazione mentale».
Ma “Sorelle. Una storia di Sara” è anche un libro sulla solitudine, è un libro sul passato: «Il passato – chiarisce l’autore – si pensa sia territorio comune, statico, ma cambia. Cambia nel momento in cui apprendete qualcosa che non sapevate su una persona. Acquisire nuovi elementi consente di dare una lettura diversa del passato, lo cambia e cambia di conseguenza anche il presente. Con Sara ho fatto questo, a distanza di 30 anni ho cambiato il suo passato e il suo presente».
«Questo è il miracolo della lettura»
Tra i temi della serata, il valore del “noir” italiano, genere spesso sottovalutato, ma che ha una grande capacità di rappresentare la realtà quotidiana e di far nascere nel lettore delle domande sul mondo contemporaneo: «Scrivendo un romanzo – spiega De Giovanni – io sono in grado di costruire una realtà molto plausibile, ma non necessariamente vera, che però può far nascere delle domande. Il bello dei romanzi è che possono far nascere delle domande nel lettore e nello scrittore». In “Sorelle”, in particolare, Maurizio De Giovanni affronta il tema delle ecomafie.
Da lì, la conversazione è virata sul rapporto tra lettore e scrittore, su quel meccanismo di co-creazione che nel cinema e nella televisione viene generalmente a mancare: «Il miracolo della lettura – afferma – è che siete voi lettori a unire i puntini che io ho tracciato, voi costruite i miei libri molto più di quanto faccia io». Per De Giovanni, inoltre, il romanzo nero italiano andrebbe studiato a scuola: «Facciamo leggere ai ragazzi libri contemporanei e loro capiranno che la letteratura è un racconto della realtà che li circonda – conclude. Nel romanzo nero questo si vede ancora di più, perché è per strada, la letteratura invece è negli appartamenti».
Dopo un’ora di aneddoti, risate e qualche momento di commozione, Maurizio De Giovanni ha letto un proprio brano, un regalo che fa ai suoi lettori quando va a trovarli da qualche parte. In fondo, non si va mai a casa delle persone a mani vuote. A conclusione dell’incontro alla libreria “La Gilda dei Narratori” di Messina, Maurizio De Giovanni ha firmato i libri portati dai lettori, scambiando quattro chiacchiere con loro. Ancora un successo, insomma, dopo i precedenti incontri con Marco Missiroli e Cristina Cassar Scalia.
Una serie tv sulla saga di Sara Morozzi di Maurizio De Giovanni
E presto, le avventure di Sara Morozzi approderanno sul piccolo schermo, sono infatti in corso in questi giorni le riprese della nuova serie tv Netflix tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. Ad interpretare la protagonista è Teresa Saponangelo; mentre il ruolo di Teresa è stato affidato a Claudia Gerini. Titolo provvisorio della serie tv è “Sara”. Nel cast anche Flavio Furno (Pardo), Chiara Celotto (Viola), Carmine Recano (Massimiliano), Massimo Popolizio (Corrado Lembo) e Antonio Gerardi (Tarallo).
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