La Sicilia si sta lentamente riprendendo dall’ondata di maltempo che ha recentemente investito la parte orientale dell’Isola, con danni incalcolabili nelle province di Catania e Siracusa. Questi fenomeni atmosferici così violenti sarebbero imputabili al cambiamento climatico, che andrebbe mitigato, come ha spiegato il geologo Roberto Grano.
Sul tema è intervenuto Volt, partito progressista paneuropeo attivo anche in Sicilia, che ha puntato il dito contro le scelte politiche del passato e denunciato la pericolosità dei cambiamenti climatici.
«Di fronte alle fragilità del territorio – ha dichiarato Eros Mancuso, coordinatore territoriale di Volt Catania –, ogni Amministrazione, dal locale al nazionale, ha preferito tappare gli occhi. Nulla di imprevedibile. Si sapeva già. Come si sa già che succederà di nuovo. Ci saranno ingenti danni economici e sacrifici di una vita spazzati via. E peggio: ci sono e ci saranno persone che ci rimetteranno la vita».
Maltempo e cambiamenti climatici in Sicilia: «Urge presa di coscienza collettiva»
Volt chiede soprattutto che ci sia una presa di coscienza collettiva prima che sia troppo tardi, in modo da convincere i decisori politici ad agire con interventi attenti, coraggiosi e mirati contro il cambiamento climatico.
«Nell’esprimere solidarietà alle famiglie siciliane gravemente colpite – affermano i coordinatori di Volt Agrigento e Volt Messina, Vincenzo Ballacchino, Massimiliano Milazzo e Veronica Pagano –, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione. La crisi climatica deve essere contrastata con una strategia politica concreta che punti a un futuro più sostenibile per le generazioni attuali e future. Come cittadini dobbiamo quindi iniziare a privilegiare quelle agende politiche che diano massima priorità a programmi di mitigazione dell’impatto ambientale ne va della salvaguardia del territorio e di tutti noi».
L’ondata di maltempo in Sicilia avrebbe però dei responsabili indiretti, a detta del partito paneuropeo. «Paghiamo il prezzo di scelte individuali e collettive che hanno alterato l’ambiente – ha detto Manfredi Cascino, coordinatore regionale – nonché di politiche locali sciatte e ignobili che hanno cementificato, consumato e distrutto il territorio che avrebbero dovuto tutelare».
Foto reperita dalla pagina Facebook Volt Sicilia
(110)