La Regione Siciliana rende noto l’elenco degli 86 Comuni interessati dallo stato di emergenza maltempo deliberato da Palermo: di questi, 17 si trovano in provincia di Messina. Il provvedimento è stato disposto sulla base della relazione del capo della Protezione civile, Salvo Cocina. «La successione – evidenzia il presidente Nello Musumeci – e l’eccezionale intensità di vento e piogge ha messo a dura prova la nostra Isola, causando vittime e ingentissimi danni».
Come già anticipato, a seguito della forte ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia nei giorni scorsi e che potrebbe perdurare nei prossimi giorni, la Giunta regionale ha deliberato lo stato di emergenza e chiesto al Governo centrale la dichiarazione dello stato di calamità. Una stima esatta dei danni causati dalle forti piogge dell’ultima settimana non è ancora possibile, ma da una prima valutazione sono stati quantificati circa 10 milioni di euro per interventi di somma urgenza e indifferibili e circa 100 milioni per interventi strutturali di riduzione del rischio.
A commentare quanto sta accadendo, il presidente della Regione, Nello Musumeci: «Apprezziamo l’attenzione dimostrata dal capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio – afferma – e al Governo centrale chiediamo di avviare al più presto tutti i meccanismi per lo stanziamento delle risorse necessarie a ripristinare le infrastrutture pubbliche e ristorare chi ha subito danni. Bruxelles, invece, convochi meno tavoli sul cambiamento climatico e agisca con immediatezza con un’iniziativa strategica che coinvolga tutti gli Stati membri: la Sicilia è minacciata da troppi rischi, naturali e antropici e ha bisogno di interventi concreti. Servirebbe una legge speciale con una risorsa di almeno 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio siciliano, abbandonato e devastato da oltre mezzo secolo».
Stato di emergenza per il maltempo in Sicilia: i comuni interessati
Di seguito, i Comuni interessati dal provvedimento, in base alla ricognizione provvisoria eseguita sulle prime segnalazioni pervenute alla sala operativa della Regione Siciliana (Soris).
Per gli eventi del meteo del 5 e del 13-14 ottobre: Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Casteltermini, Cinciana, Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina e Sciacca nell’Agrigentino; Aci Castello, Belpasso, Caltagirone, Camporotondo Etneo, Catania, Grammichele, Militello in Val di Catania, Nicolosi, Pedara, Ragalna e Scordia nel Catanese; Agira e Leonforte nell’Ennese; Librizzi, Piraino, San Piero Patti, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra nel Messinese; Campofelice di Fitalia, Cefalù, Palazzo Adriano,Palermo, Polizzi Generosa, Sclafani Bagni, Terrasini, Torretta e Valledolmo nel Palermitano; Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Modica, Monterosso Almo e Vittoria nel Ragusano; Augusta, Carlentini, Francofonte, Melilli, Solarino e Sortino nel Siracusano; Castelvetrano, Erice e Trapani nel Trapanese.
Per gli eventi meteo del 22-26 ottobre: Canicattì e San Biagio Platani nell’Agrigentino; Aci Castello, Belpasso, Catania, Gravina Catania, Maletto, Maniace, Militello in Val di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Michele di Ganzaria, Scordia e Viagrande nel Catanese; Agira, Barrafranca e Piazza Armerina nell’Ennese; Alcara li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Cesarò, Fiumedinisi, Frazzanò, Galati Mamertino, Lipari, Longi, Messina, Militello Rosmarino, Santa Domenica Vittoria e Savoca nel Messinese; Balestrate nel Palermitano; Augusta, Carlentini, Ferla, Lentini e Siracusa nel Siracusano; Alcamo, Mazara del Vallo e Pantelleria nel Trapanese.
Tra le opere più urgenti da realizzare: il ripristino della viabilità, la rifunzionalizzazione delle strutture colpite, la messa in sicurezza dei versanti e la mitigazione del rischio idrogeologico per garantire transito in sicurezza su strade e ponti, la mitigazione del rischio idraulico per prevenire esondazioni e allagamenti nei centri abitati.
(Foto © Ansa)
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