Male il commercio, ristorazione in “timida” ripresa, economia in risalita ma lentamente e con difficoltà. In controtendenza l’occupazione, che cresce un po’ in tutti i settori. Questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal report della Camera di Commercio sulle imprese a Messina nel 2021. A commentare, il presidente Ivo Blandina: «L’analisi dei dati conferma la recessione e la stasi che abbiamo sempre temuto».
Non esattamente un quadro roseo quello offerto dai numeri della Camera di Commercio di Messina sulla nascita e la cessazione delle imprese del territorio provinciale e comunale. Il presidente dell’Ente, Ivo Blandina, illustra e commenta i dati, poco confortanti, di questo 2021: «La pandemia – sottolinea – ha aggravato il quadro fortemente compromesso degli ultimi anni i suoi effetti devastanti hanno inciso profondamente sul nostro già debole tessuto economico e imprenditoriale. L’analisi dei dati conferma la recessione e la stasi che abbiamo sempre temuto. E i timidi segnali di ripresa vanno letti tenendo anche presente gli aiuti pubblici, agevolazioni e ristori, per quanto insufficienti e intempestivi. Speriamo di poter al più presto invertire la rotta pur se l’emergenza sanitaria ancora in atto preoccupa non poco».
Della stessa opinione, la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella: «Il miglioramento delle prospettive dell’economia registrato a livello nazionale non trova conferme nel territorio provinciale che evidenzia una sostanziale stasi dell’economia e una debolezza delle micro e piccole imprese. Anche il significativo contributo dato dalle regioni del Mezzogiorno alla crescita del tessuto produttivo del Paese non sembra trovare rispondenza nella realtà della nostra provincia, duramente provata dalla pandemia ancora in corso».
Andiamo ai numeri: come stanno le imprese di Messina e provincia
Ma andiamo a guardare i dati elaborati dalla Camera di Commercio su rilevazioni di Movimprese. Nel 2021, a fronte di 2.604 nuove iscrizioni, sono state denunciate 1.943 cessazioni, che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 63.471. Il saldo tra imprese nate e cessate e di 661 unità. Un dato positivo, troppo vicino però a quello del 2020, pari a 605, che mostra un’economia in affanno, che cresce lentamente, con un tasso pari a 0,09.
Andando a vedere com’è andato quest’anno per le diverse tipologie di imprese, notiamo subito come il settore che sembra aver registrato più difficoltà sia quello del Commercio: -309 (nel 2020, -310). In timida ripresa il settore delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con un dato sempre negativo (-76), ma in crescita rispetto al 2020, che registrava –117. Stessa situazione per le Attività manifatturiere: -32 nel 2021; -76 nel 2020. Decresce ancor di più, invece, rispetto all’anno precedente, il settore dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca: -47 nel 2021; -19 nel 2020.
In controtendenza il dato riguardante l’occupazione, che appare in crescita un po’ in tutti i settori e registra un incremento: 135.248 addetti nel 2021 contro i 130.715 nel 2020. In particolare l’incremento si rileva nei seguenti ambiti:
- Costruzioni (18.192 contro 16.796 nel 2020);
- Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (16.748 contro 15.767 nel 2020);
- Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (6.294 contro 5.701).
Per quanto riguarda il Comune di Messina, non si ravvisano variazioni significative né sul saldo tra iscrizioni e cessazioni (191 nel 2021; 161 nel 2020), né sul fronte occupazionale (43.662 nel 2021; 43.294 nel 2020).
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