foto di un'auto della polizia

Maggiori controlli e criminalità in calo: il rapporto 2017 della Questura di Messina

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È una città più sicura quella fotografata dal rapporto annuale della Questura di Messina. I dati del 2017 indicano una diminuzione della criminalità tra città e provincia rispetto al 2016, segnalata da un numero minore di arresti e interventi del 113, a fronte di un aumento esponenziale dei controlli.

Uno spiegamento di forze non indifferente ha caratterizzato, infatti, l’anno ormai in chiusura, attraverso una serie di operazioni mirate a rendere più sicuri i quartieri del centro e della periferia. I veicoli controllati sono stati in totale 103.083, contro i 54.924 dello scorso anno, segnalando quindi un incremento del 48%. Ciononostante, le persone arrestate in totale sono state 255, un 34% in meno rispetto ai 383 del 2016, mentre gli interventi del 113 sono calati del 21%, scendendo da 75.731 a 60.115.

Un anno quindi all’insegna della sicurezza e della legalità, assicurate da operazioni come “Quartieri sicuri” e “Periferie sicure”, finalizzate in particolare a intercettare e bloccare azioni legate al traffico di sostanze stupefacenti, ma non solo. Obiettivo principale delle due serie di operazioni sono state, come si legge nei rapporti della Questura, la sicurezza e la prevenzione dei reati. Particolare attenzione, oltre al centro cittadino, come da prassi, è stata prestata ai quartieri periferici, più spesso teatro di operazioni di diversa entità. Le zone interessate ai controlli sono state diverse, dal Viale Giostra, a Piazza Cairoli, al Rione Taormina, fino ai villaggi di Bisconte e Camaro. Nel mirino anche le villette note per episodi di degrado e criminalità, ovvero villa Dante e villa Quasimodo (Royal).

Così da settembre a dicembre tra Messina e provincia sono state sequestrate quantità significative di sostanze stupefacenti, ma sono state anche contestate diverse infrazioni al codice della strada e controllate e identificate circa 1000 persone. Una serie di successi che si vanno a sommare a operazioni di più lunga gittata, almeno a livello temporale, come “Linea d’addio” che ha permesso la cattura di una banda di rapinatori, attivi sia in provincia di Messina che di Palermo e specializzati in furti nelle abitazioni.

Tra i crimini maggiormente presenti all’interno del rapporto della Questura di Messina, dunque, si segnalano quelli legati al possesso e allo spaccio di sostanze stupefacenti e il furto.

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