6 su 9, sindaco compreso, i membri della Giunta che dovevano «completare la propria posizione» a livello di tasse a Messina. A dirlo (testualmente) è stato proprio Cateno De Luca che, dopo averlo annunciato in mattinata, ha reso pubblici alcuni dei «nomi blasonati» che sarebbero comparsi nell’elenco dei presunti «evasori».
«Qualcuno aveva qualche anno di Tari da pagare – ha spiegato, qualcun altro aveva saltato dei versamenti». Ma adesso, ha aggiunto, è stato sistemato tutto. A quanto pare, gli unici totalmente in regola sin dall’inizio all’interno della Giunta erano il vicesindaco Salvatore Mondello, l’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli e la new entry con delega alla Cultura Enzo Caruso.
Ma i membri dell’Amministrazione sono 9 e infatti nell’elenco dei presunti «evasori» ci sarebbe stato anche il Sindaco, come lui stesso ha specificato, per «omessa comunicazione al mio commercialista del cambio di residenza avvenuta ad agosto 2018, avevo una rata IMU da integrare sul secondo semestre 2018 (1.100 euro) ed ho provveduto a saldarla».
«Noi tutto questo lo sapevamo già – ha aggiunto –, ne avevamo già parlato. Perché, ovviamente, come lancio il progetto “U pisci feti da testa” se le nostre posizioni non sono a posto?».
Del progetto in questione De Luca aveva parlato ieri mattina, prima sui social e poi in conferenza stampa, durante la presentazione della nuova campagna anti-plastica di AMAM. In sostanza, si tratta di creare una banca dati per raccogliere e incrociare i dati relativi ai pagamenti dei tributi da parte degli “inquilini” di Palazzo Zanca – dai membri della Giunta, ai consiglieri comunali, ai dipendenti, fino membri delle società partecipate – per scovare eventuali evasori.
«Chi vive grazie al palazzo municipale – aveva dichiarato il Primo Cittadino –, e quindi percepisce lo stipendio grazie ai tributi che paga la comunità, è il primo a dover essere in regola con tributi, tariffe e sanzioni».
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Evasori e se ne vantano?? Peraltro dopo aver fatto eleggere Berlusconi in Europa… Mah…