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L’Opera dei Pupi di Messina è senza casa. La Tona: «Si trovi un immobile comunale»

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Si torna a parlare di un Teatro stabile per l’Opera dei Pupi di Messina e della possibilità di utilizzare a tale scopo un immobile comunale. La V Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Pietro La Tona – ha infatti ascoltato in audizione i rappresentanti dell’Associazione Culturale “Opera dei pupi messinesi in memoria di Rosario Gargano”.

L’Associazione ha chiesto al Comune di Messina un luogo in cui realizzare un teatro dell’Opera dei Pupi, dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Tradizione e turismo

«I rappresentanti – dice La Tona – ascoltati in Commissione hanno avuto modo di chiarire che, nel passare degli anni e nel susseguirsi delle varie Amministrazioni comunali, hanno sempre richiesto un luogo dove realizzare un teatro stabile dell’Opera dei Pupi, che a Messina manca dal 1964. Un luogo dove creare anche uno spazio espositivo di una parte della preziosa e storica collezione della famiglia; un luogo che rappresenterebbe un punto di riferimento importante per la cittadinanza, una valorizzazione delle proprie tradizioni popolari e un incremento turistico.

Nel 2018, a seguito di un’esposizione realizzata all’interno del Palazzo comunale e dei favorevoli propositi del Sindaco Cateno De Luca, – prosegue La Tona – si era intravista la possibilità di raggiungere quest’obiettivo, purtroppo però per motivi burocratici la cosa non è andata a buon fine».

Un teatro per l’Opera dei Pupi

L’Associazione Gargano non ha un luogo in cui mettere in scena i propri spettacoli, in cui realizzare mostre e laboratori, ed è costretta a chiedere ospitalità a Enti, parrocchie o privati.

«Durante i lavori della Commissione – dice ancora La Tona – è emersa quindi con chiarezza la necessità di individuare nel vasto patrimonio comunale un immobile che possa essere adibito agli scopi sociali. In particolare l’immobile dovrebbe avere una grandezza di circa 1000 mq., in quanto dovrebbe ospitare un teatro con circa 120/150 posti a sedere, laboratori per la costruzione di pupi, nonché spazi espositivi ove potere mostrare i pezzi della grande e storica collezione della famiglia Gargano. L’Associazione, a fronte del pagamento di un canone sociale, potrebbe attivarsi al fine di reperire fondi per la ristrutturazione e la manutenzione dell’immobile di che trattasi».

Adesso, La Tona chiede – inviando la nota all’Assessore Caruso, all’Assessore Caminiti e al Presidente della Patrimonio S.p.A. Cicala –, l’individuazione di un patrimonio comunale con le caratteristiche necessarie.

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