A distanza di due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, l’Assessorato regionale alla Salute ha istituito un tavolo tecnico scientifico per la gestione della sindrome “Long Covid“; a coordinare sarà il prof. Dino Bramanti direttore scientifico dell’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina e consulente dell’Assessore Ruggero Razza.
Il tavolo svolgerà compiti consultivi e di supporto, anche mediante la predisposizione di un “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale” finalizzato a uniformare l’assistenza con cure specialistiche e terapie mirate ai pazienti di qualsiasi età affetti dal “Long Covid”. «In una visione orientata all’equità sociale – si legge nella nota – attraverso l’implementazione di una capillare rete ospedaliera e territoriale multidisciplinare in grado di potenziare la risposta sanitaria regionale ai cittadini portatori della patologia».
Insieme a Placido Bramanti, altri 21 componenti, tra i quali: Daniela Segreto, dirigente responsabile dell’ufficio speciale comunicazione, Maria Grazia Furnari, dirigente responsabile del servizio 4 “Programmazione ospedaliera” del dipartimento pianificazione strategica, Anna Maria Abbate, funzionario direttivo del servizio 4, Damiana Pepe, esperto esterno, assegnata al servizio 4, Francesco La Placa, dirigente responsabile del servizio 8 “Programmazione territoriale”, Sebastiano Pollina Addario, dirigente responsabile del servizio 9 “Sorveglianza ed epidemiologia valutativa”del Dasoe. Gli altri componenti sono esperti esterni. Il tavolo tecnico potrà essere integrato da ulteriori specifiche professionalità.
Cos’è il Long Covid
Fatica, astenia, febbre, mialgie: sono questi alcuni dei sintomi del Long Covid. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) «un numero importante di persone colpite dal Covid presenta manifestazioni cliniche che non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta sintomatica, ma possono prolungarsi precludendo un pieno ritorno al precedente stato di salute.
Questa condizione di persistenza di sintomi, che può riguardare soggetti di qualunque età e con varia severità della fase acuta di malattia, è stata riconosciuta come una entità clinica specifica, denominata appunto Long Covid. Questa condizione, sebbene ampia e variabile nella sintomatologia, ha richiesto la creazione di percorsi locali di diagnosi e assistenza basati su un approccio multidisciplinare».
L’ISS all’interno del rapporto “Indicazioni ad interim sui principi di gestione del Long-Covid” sintetizza l’inquadramento attuale di questa nuova condizione e fornisce indicazioni generali per la gestione, in linea con le raccomandazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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