L’Oliveto delle monache: il primo film in Sicilia prodotto e realizzato dall’Istituto Leonardo Da Vinci di Milazzo

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Cinema: primo film in Sicilia prodotto e realizzato interamente dall’ Istituto scolastico Leonardo Da Vinci di Milazzo sarà proiettato al Teatro Trifiletti il prossimo venerdì 1° dicembre. Il lungometraggio, L’Oliveto delle monache, girato tra Milazzo e Capo Peloro con personale e studenti della Scuola guidati da alcuni professionisti, si è avvalso dei contributi dei ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del Merito, e sarà presentato a Roma il 5 dicembre al Cinema Farnese per la prima nazionale.

Un film prodotto e realizzato interamente dall’ Istituto Scolastico “Itet “Leonardo Da Vinci”, di Milazzo, vincitore del bando Cinema per la Scuola 2022, con i contributi del Ministero dell’istruzione e del Merito e del Ministero per la Cultura, verrà proiettato per la prima cinematografica il prossimo venerdì 1 Dicembre al Cine Teatro Trifiletti di Milazzo. La Scuola mamertina è stata scelta nella sezione ‘Visioni Fuori Luogo’, nell’ambito del piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Il lungometraggio, con la sceneggiatura e la regia della bravissima Luciangela Gatto, sarà poi presentato a Roma al Cinema Farnese, per il lancio nazionale. La sua realizzazione si è avvalsa dell’attività di professionisti del mondo audiovisivo affiancati da studenti e docenti, e personale scolastico inseriti in ogni settore della filiera produttiva. La produzione si è avvalsa di preziose collaborazioni quali: la Scuola Partner IPSAA “F. Leonti” di Barcellona, il Comune di Milazzo, la Fondazione del Barone Lucifero di San Nicolò, l’Area Marina Protetta Capo Milazzo, la Società Milazzese di Storia Patria, O2 Italia, Slow Food – Condotta Peloritani Tirrenici APS e il Conservatorio di Musica “Cherubini” di Firenze. Il prossimo venerdì al Trifiletti alle 19.00 ci sarà l’inaugurazione della mostra con oggetti di scena e subito dopo i saluti istituzionali con gli interventi della prof.ssa Stefania Scolaro Dirigente Scolastico dell’ “Itet Leonardo Da Vinci” di Milazzo, e della prof.ssa Luciangela Gatto regista e sceneggiatrice del lungometraggio. Di seguito alle 20.00 ci sarà la proiezione del film. All’evento oltre ad autorità civili, militari e religiose sarà presente lo scrittore Nunzio Primavera, autore dell’omonimo romanzo edito da Pendragon da cui è tratto il film.

Il lungometraggio verrà riproposto sabato 2 dicembre alle 19.00 in un incontro destinato alla cittadinanza in forma gratuita fino alla capienza consentita della sala; lunedì 4 la proiezione gratuita sarà dedicata alle classi terze degli istituti di istruzione secondarie di primo grado di Milazzo a partire dalle 8.30 e si concluderà intorno alle ore 11.00. Il film, che dura 90 minuti, ha visto la partecipazione come attori di Giada Giordano, Francesco Iarrera, Giovanni Giuffrè, Aurora Grasso, Salvo Cappellano, Chiara Barbagallo, Domenico Barba, Giuseppe Pollicina, Mariadele Martinez, Giada Vadalà. Direttore della fotografia è stato Nunzio Gringeri, montaggio di Flavio Ricci, produzione: ITET “Leonardo da Vinci” di Milazzo, organizzazione generale: Rosa Gagliani, Antonio Patti, Responsabile di Produzione: Stefania Scolaro.

Il film racconta di un gruppo di studenti che si preparano a fare le loro scelte lavorative e che dovranno prendere decisioni importanti. E’ fine maggio, gli alunni della quinta classe pensano agli esami di maturità. Tindara La Torre detta Susy che frequenta una scuola privata a Roma in collegio dalle Orsoline, è tornata a casa in Sicilia, nella villa alla periferia di Messina, per studiare in vista dell’esame; la raggiunge da Roma la sua amica del cuore Francesca. Le loro giornate s’intrecciano con quelle dei cugini Multari, Ciccio e Carmelo, anche loro maturandi. I quattro giovani per varie motivazioni si ritroveranno invischiati nella contesa di un grande oliveto di pertinenza del monastero della Madonnella del Monte dove c’è la Superiora Arcangela che da tempo cerca di tenere a bada le pretese di un imprenditore locale, don Pasqualino La Torre, che vorrebbe trasformare monastero e oliveto in un grande resort di lusso per ospiti stranieri. Il monastero per la sua sopravvivenza si regge sulla vendita dell’olio che viene inviato anche al Papa e dai proventi dei lavoretti fatti dalle suore; ma ora c’è la nuova Superiora Angela Maria, arrivata in convento dal mondo di fuori e da una vita di prestigio che, mettendo a frutto la sua esperienza, darà un nuovo corso agli eventi determinando una diversa consapevolezza in Tindara (Susy). La Superiora Angela Maria e Tindara sono in effetti l’esempio di come le donne siano sempre le prime a cogliere i cambiamenti e a fare scelte determinanti anche se dolorose per avviare un nuovo corso, in nome del bene per ognuno di noi e della ‘restanza’, intesa come quel forte legame con la propria terra che ci accompagna, ovunque si vada. In virtù delle scelte coraggiose ed innovative delle donne, l’oliveto resterà nella proprietà del monastero, diventerà una risorsa per l’intera comunità e per il territorio ed il Papa avrà sempre il suo olio. Le esperienze di vita e i pensieri di questi ragazzi, che si confrontano con il mondo degli adulti, danno l’opportunità per riflettere sulle attività generative di virtuosità che il territorio in cui vivono può offrire, come la valorizzazione del lavoro agrario e la gestione della grande Bellezza in cui noncuranti vivono, indicando nelle donne e nella forza dell’imprenditoria femminile la via giusta.

Presupposto produttivo caratterizzante l’intero progetto sin dalla sua nascita, è stato quello di far partecipare la scuola, studenti e docenti insieme a tutta la comunità scolastica, alla realizzazione di un prodotto cinematografico con le caratteristiche di una produzione a low budget ma nella logica professionale della produzione mainstream destinata alla sala, guidati dalla regista e sceneggiatrice Luciangela Gatto. La scelta di partire dall’adattamento di un romanzo già edito e ambientato nei luoghi del territorio in cui ha sede l’istituto scolastico, ha permesso il confronto tra il punto di vista dello scrittore Nunzio Primavera e quello percepito dai suoi abitanti, studenti e docenti, mettendo in evidenza l’importanza di un punto di vista e di un tema alla base di ogni sguardo. Un film per la sala come strumento di analisi critica del presente e del proprio territorio e non solo strumento di spettacolo. La realizzazione del film ha accompagnato l’attività didattica dell’intero anno scolastico 2022/2023, diventando un esempio di scuola-laboratorio permanente attraverso l’opportunità straordinaria di fare un film con i criteri e gli strumenti dell’attività professionale mainstream, grazie all’attività di professionisti del settore che hanno affiancato studenti e docenti, in ogni fase dell’iter realizzativo, dalla lettura del romanzo alla sua trasposizione in immagini e suoni, partecipando anche come attori.

Le vicende raccontate sono ambientate nel territorio compreso tra Milazzo e capo Peloro a Messina, indicato dal mito omerico come la costa delle Sirene, fatte rivivere nel film dalla voce delle Sirene che affiora a commento dei momenti estremi, di gioia e di dolore, dei fatti rappresentati. L’adattamento dal romanzo, svolto da un professionista del settore con la partecipazione di studenti e docenti, ha messo in evidenza i riferimenti culturali, storici e ambientali, tra la grande bellezza naturalistica e la grande sofferenza dei bombardamenti della II guerra mondiale che ha ridisegnato i comportamenti e le ambizioni personali dal dopoguerra in poi. I fatti rappresentati nella finzione sono alternati con materiale di repertorio di fatti storici e di costume. Questa esperienza, che coniuga il sapere e il saper fare, affrontando le difficoltà produttive come sfide che mettono alla prova le personali risorse, con coraggio e costanza, è stata soprattutto un’occasione per infondere fiducia nell’azione formativa della scuola e nella sua azione di sostegno alla costruzione di un pensiero critico che porti le nuove generazioni a scelte libere e autonome seguendo le proprie passioni, di primaria importanza per la Sicilia, ricca di risorse ambientali e intellettuali ma che spessissimo costringe all’emigrazione per le carenze o le fragilità strutturali di tutti i settori. Hanno collaborato alla realizzazione della colonna sonora del film con la composizione di musiche originali, gli studenti della Masterclass “Musiche per film” del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, coordinata dal maestro Giovanni del Vecchio, tenuta dal maestro Dario Marianelli (vincitore del premio Oscar e del Golden Globe per la colonna sonora di Espiazione 2008), compositore per numerose produzioni internazionali premiate nei festival di tutto il mondo.

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