L’Italia verso il Dpcm Conte del 3 dicembre 2020: le misure per il periodo di Natale

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Stop agli spostamenti tra regioni, con poche eccezioni, coprifuoco anche a Natale e Capodanno, negozi aperti fino alle 21 e cene solo con i parenti stretti: sono queste le misure contenute nella più recente bozza del Dpcm del 3 dicembre 2020 che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe firmare in giornata, dopo la programmata Conferenza delle Regioni.

Dopo giorni di bozze circolate sul web, anticipazioni, passi avanti e indietro, sembrerebbe si sia giunti alla versione definitiva (o quasi) del nuovo provvedimento. Le nuove misure anti-covid, valide in tutta Italia, dovrebbero essere arrivate al tavolo dei Presidenti di Regione già intorno alle 10.00. Possibili ancora alcune modifiche, ma la linea sarà quella dura portata avanti dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Vediamo, punto per punto, cosa prevede la bozza del nuovo Dpcm del 3 dicembre 2020 per l’Italia e dove sono ancora possibili margini di manovra e modifiche.

Dpcm del 3 dicembre 2020:

Spostamenti tra comuni e regioni, ricongiungimenti familiari, shopping natalizio, scuola, coprifuoco, pranzi e cene di Natale in famiglia: vediamo, punto per punto, cosa si potrà fare e cosa no in Italia secondo quanto previsto dal Dpcm del 3 dicembre 2020.

Spostamenti tra regioni e tra comuni

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà disposto lo stop agli spostamenti tra regioni (anche tra quelle gialle), salvo che per comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute, di necessità o di urgenza. Sarà sempre possibile, però, far rientro alla propria residenza o al domicilio. Si sta ancora valutando se dare o meno la possibilità di raggiungere i genitori sopra i 65 anni che rischiano, altrimenti, di passare da soli le feste natalizie.

Pranzi e cene

Sarà confermata la chiusura di ristoranti e bar alle 18.00. Non sarà quindi possibile cenare fuori per Natale, Santo Stefano o Capodanno, mentre resterà possibile pranzare nei locali, ma con limitazioni al numero di persone per tavolo. Per quel che riguarda i pranzi e le cene in casa, in famiglia, nessun obbligo o divieto, sembrerebbe, ma una forte raccomandazione ad evitare di invitare persone non conviventi e a limitare comunque il più possibile il numero dei commensali.

Negozi aperti fino alle 21

Per consentire alle persone di comprare i regali di Natale, verrà data la possibilità ai negozi e ai centri commerciali di rimanere aperti fino alle 21.00, anche nei weekend, con tutte le precauzioni del caso, dai contingentamenti agli ingressi ai maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.

Piste da sci, crociere e seconde case

Contrariamente a quanto richiesto nelle scorse settimane, le piste da sci resteranno chiuse, così come le attività di ristorazione nelle località montane. Ferme anche le crociere e, sempre dal 21 dicembre al 6 gennaio, non sarà possibile raggiungere le seconde case fuori Regione.

Rientri dall’estero

Chi rientra in Italia dall’estero dovrà rimanere in quarantena, mentre per chi arriva dalle “zone a rischio” rimane l’obbligo di sottoporsi al test per l’eventuale diagnosi di coronavirus. Si fa riferimento, qui, a Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito e Irlanda del Nord.

Scuola

Per quel che riguarda il rientro a scuola, inizialmente si era parlato già di metà dicembre, ma alla fine sembrerebbe si sia optato per un rientro graduale e non prima del 7 gennaio.

(Foto © “La Repubblica” di Napoli)

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