Liquidi fognari in strada che disturbano i residenti di San Saba. A segnalare la condizione di disagio che questi vivono il consigliere di quartiere Mario Biancuzzo, il quale si è recato sul posto per un sopralluogo e ha accertato «che copiosi liquami fognari fuoriescono a pressione da un tombino e invadono la strada comunale e si riversano sulla spiaggia». Il lungomare di San Saba di fronte alle Poste è così diventato ostaggio di simili fuoriuscite che «rendono l’area irrespirabile».
«I residenti del Complesso – spiega Biancuzzo – sono costretti a transitare sopra i liquidi fognari. I liquidi copiosi raggiungono la spiaggia e si disperdono in mare per filtraggio, un reato gravissimo. I liquidi nauseabondi rendono l’aria irrespirabile».
«Esiste un pericolo gravissimo per la salute pubblica: i liquami, finendo in mare, prefigurano un reato ai sensi della legge n. 349 dell’86. Mi rivolgo al direttore generale dell’Amam, l’ingegner Luigi La Rosa, e gli chiedo di intervenire, urgentemente, sui responsabili del settore, senza perdita di tempo per eliminare la fuoriuscita di liquidi puzzolenti tramite interventi mirati alla risoluzione del problema esistente».
E ricorda all’ingegnere Luigi La Rosa che «dal 1 Settembre 2014 fuoriescono liquami fognari in località Tarantonio e
complesso Marmora 78 e i liquidi si disperdono in mare da un anno. All’ingegner Antonio Amato dirigente ai lavori pubblici del Comune di Messina di sapere se è stato dato incarico di redigere un progetto per la realizzazione di una nuova condotta fognaria nel tratto che va da Tarantonio a Marmora, il mare non può attendere. Chiedo di sapere inoltre se è stata presa in considerazione la richiesta fatta dall’Amam il 26 febbraio 2015. Il mare non bisogna inquinarlo, bisogna trovare i fondi necessari per effettuare gli interventi previste dalla legge a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, per eliminare la fuoriuscita di liquami fognari».
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