Hanno chiesto bambole e costumi da supereroi ma anche di riabbracciare i compagni, di non usare più la mascherina e che il Covid finisca. Sono i 200mila bambini siciliani che hanno affidato, anche quest’anno, i loro desideri alle letterine di Natale.
«Migliaia le missive dei bambini siciliani anche quest’anno. E, – si legge nella nota di Poste Italiane – insieme all’elenco dei giocattoli, a Babbo Natale chiedono che il Covid finisca una volta per tutte». In Sicilia sono circa 200mila le letterine di Natale scritte dai piccoli e intercettate dalla rete logistica di Poste Italiane.
«In provincia di Messina, – continua la nota – in particolare, centinaia di bambini hanno deciso di imbucare la loro preziosa missiva in una delle 557 cassette rosse d’impostazione, come da tradizione natalizia o di spedirla da uno sportello di uno dei 204 uffici postali, o ancora di affidarla alle mani di uno dei 300 portalettere del messinese, per l’occasione diventati assistenti personali del grande barbuto».
Letterine di Natale
Oltre all’immancabile elenco dei giocattoli più consueti, in primis bambole delle fiabe e costumi da supereroi, sempre di più a prendere campo è la tecnologia, a partire da smartphone e consolle di gioco di ultima generazione.
«Dall’inizio della pandemia, però, e in particolare quest’anno più dei precedenti, è la voglia di normalità il primo desiderio espresso dai più piccoli. Che sia descritto indirettamente attraverso la voglia di “festeggiare il compleanno insieme a tutti i compagnetti”, di “stare in classe senza mascherina” o semplicemente di “riabbracciarci”, oppure raccontato senza mezzi termini come chi chiede che “il virus se ne vada via per sempre”.
Dalle parole dei bambini – conclude la nota – si evince la consapevolezza del momento attuale, delle sue limitazioni e dell’esigenza di farsi carico personalmente di un problema che si ostina a perdurare nonostante “già l’anno scorso avevo chiesto che il Coronavirus finisse”. Per fortuna nelle letterine dei bimbi siciliani non manca l’innocenza, e così a Babbo Natale e ai suoi elfi, oltre a domandare loro come stiano e se anche in Lapponia indossino la mascherina, chiedono di intercedere per portare pace e gioia per tutti».
(90)