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Lettera del ministero al Comune, Signorino: “Riusciremo ad andare avanti”. Chiesti chiarimenti

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Tecnici IfelNon parla di procedure di dissesto il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino. La lettera del ministero degli Interni che chiede al Comune la restituzione di 14 milioni e ottocentomila euro erogati nel 2013 durante il mandato del commissario Luigi Croce non preoccupa più di tanto Signorino che sostiene come ancora una volta non ci siano le condizioni per dichiarare il default. Le somme, se dovranno essere restituite, saranno trattenute dai soldi che in caso di approvazione del Piano di riequilibrio finanziario decennale a cura del ministero, il governo Renzi verserà a Palazzo Zanca; ente che gestisce una condizione economica di predissesto. “Adesso il Comune riuscirebbe a resistere a una decurtazione di questi quasi 15 milioni di euro – dichiara Signorino – se il ministero degli Interni dovesse avere ragione; noi abbiamo già chiesto chiarimenti e attendiamo una risposta dal ministero, se subiremo una trattenuta di quasi 15 milioni di euro che rientrano nelle anticipazioni del Fondo di rotazione per i comuni come il nostro in stato di predissesto riusciremo a resistere, abbiamo proceduto in questo anno e mezzo di governo a risparmi che ci consentiranno di andare avanti”. Signorino sottolinea che da tempo il ministero degli Interni aveva comunicato a Palazzo Zanca la possibile richiesta: “Siamo in attesa di una nuova contabilizzazione che per il decreto legge 174 dovrebbero toccarci per il 2014, il ministero ritiene che con la bocciatura del primo Piano di riequilibrio presentato a gennaio si sia interrotto l’iter modificando in questo le indicazioni che lo stesso ministero ci aveva dato, hanno ritenuto che l’anticipazione di quasi 15 milioni di euro, con l’interruzione, debbano essere restituiti attraverso trattenute sulle prossime anticipazioni – risponde Signorino – noi riteniamo che la loro visione non sia corretta perché quanto richiesto dovrebbe avvenire con una bocciatura del Piano di riequilibrio decennale da parte della Corte dei Conti e questo non è avvenuto, il Comune può sostenere eventualmente questa decurtazione di quasi 15 milioni di euro, quando siamo arrivati nel luglio 2013 senza queste somme non saremmo andati avanti, oggi, con i risparmi e i tagli che abbiamo attuato, riusciremo a sostenere anche questa eventuale trattenuta, questo dà conto del buon lavoro svolto dall’amministrazione”. Intanto sono trascorsi i 60 giorni previsti dalla presentazione al ministero del nuovo Piano di riequilibrio decennale e il ministero degli Interni non ha ancora dato una risposta. “Se la Corte dei Conti dovesse bocciare il Piano di riequilibrio e dipende da quale Corte dei Conti, se Roma o Palermo, vedi il caso di Napoli – conclude Signorino – allora si avviano le procedure per la dichiarazione di dissesto a prescindere dalle trattenute di questi quasi 15 milioni di euro”. @Acaffo 

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