Ci sono antiche tradizioni che, a Messina come altrove, tendono a scomparire, alcune però, con un minimo di buona volontà, possono essere salvate e con esse anche il lavoro di uomini. In questo caso, il sindaco Renato Accorinti è chiamato a salvarne una, di tradizione, e il lavoro dei due uomini che la mantengono. Ecco la lettera aperta ad Accorinti:
“Caro Renato, Sindaco di Messina,
Ti scrivo spogliandomi di ogni bandiera e di ogni appartenenza e ti prego di leggere la mia richiesta, che non è indirizzata all’ottenimento di benefici personali o di parte.
La famiglia Lanfranchi, Lillo ed il padre, noti cocchieri di Messina, sono costretti a cessare la propria attività e di sospendere il servizio turistico relativo al trasporto dei crocieristi.
Mi hanno raccontato che non hanno ottenuto, dopo incensante e continue richieste fatte all’ Assessore Perna, un posto dove ricoverare i cavalli.
Attualmente gli animali sono tenuti in un garage a sud della città, gentilmente offerto da un loro amico, e le carrozze sono al Forte Ogliastri. E’ chiaro che la gentilezza di terzi non potrà durare tanto e che la lontananza, tra le carrozze ed i cavalli, comporta notevole difficoltà ai due cocchieri Lanfranchi, costretti a cessare la storica ed utile attività Turistica.
Far morire alcune antiche tradizioni è come uccidere una parte di noi e questa delle carrozze è tra quelle che possono contribuire allo sviluppo del settore Turistico e culturale.
Sono certo, che tu, Renato, Sindaco di Messina, con le sensibilità che contraddistinguono la tua persona, mi riferisco alle battaglie nei confronti delle tradizioni locali e delle classi più umili, t’impegnerai a trovare un rimedio, per non fare morire questa nobile e folcloristica attività, utile allo sviluppo del settore turistico locale.
Non serve, ai Signori Lanfranchi, un posto lussuoso o particolarmente strutturato, è sufficiente un ricovero capace di accogliere dal freddo e dall’acqua le carrozze e gli equus caballus, che s’impegneranno di pulire e ristrutturare. Dei Box di legno da tenere al Forte Ogliastri potrebbero essere la soluzione.
Mi dicono, inoltre, che da tempo chiedono una sovvenzione per il mantenimento delle carrozze e per il foraggio dei cavalli. Richieste umili e determinanti per far vivere e tramandare questa cultura, questo servizio e mestiere.
Ti saluto e resto in attesa di un riscontro, se è il riscontro che chiedo”.
Franco Tiano
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