Le baracche di Messina “sul tavolo” del Ministro Provenzano: i prossimi passi

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Tavolo tecnico ieri a Palazzo Chigi con il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano sull’eliminazione delle baracche di Messina. L’incontro, giudicato proficuo dalle forze politiche impegnate sul tema del risanamento della città dello Stretto, si è concluso con l’accordo sull’iter con cui dovrà essere trattata la proposta di legge incardinata alla Camera dei Deputati. «Adesso – ha commentato Pietro Navarra del PD – si passa alla fase operativa in cui saremo tutti impegnati a individuare, nel più breve tempo possibile, gli strumenti e le risorse per risolvere un problema atavico di Messina».

Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano sembrerebbe intenzionato a porre fine alla lunga storia delle baracche di Messina dove ancora oggi, nel 2020, troppe famiglie vivono tra eternit e sporcizia in pessime condizioni igienico-sanitarie. A livello di risorse, il punto di riferimento sono i fondi europei mentre per quel che riguarda l’iter procedurale, l’idea condivisa nel corso del tavolo tecnico svoltosi ieri, mercoledì 1 luglio, è quella di trovare una sintesi tra Governo, Parlamento e Regione Siciliana, portando avanti un percorso che veda impegnate, insieme, Roma e Palermo.

Presenti all’incontro sul tema delle baracche di Messina il deputato del Partito Democratico Pietro Navarra, il collega del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva e l’onorevole Matilde Siracusano di Forza Italia, firmatari delle proposte di legge sul risanamento e sullo sbaraccamento di Messina, i capigruppo di maggioranza della Commissione Ambiente e il Presidente del Gruppo di Forza Italia, l’onorevole Mariastella Gelmini, e il consulente giuridico del Ministro, Prof. Antonio Saitta.

«Il ministro Provenzano – ha commentato Pietro Navarra – ha manifestato la ferma volontà di voler contribuire fattivamente a porre fine a una vergogna nazionale che vede una larga parte dei cittadini messinesi condannati a vivere in un grave degrado ambientale, economico e sociale.  A tal fine, ha già avviato un’interlocuzione con il Presidente della Regione Nello Musumeci per raggiungere la necessaria intesa sulle procedure da adottare per dare attuazione all’ iniziativa legislativa incardinata alla Camera dei deputati».

Il metodo di lavoro prescelto, ha spiegato l’esponente messinese del PD, è quello di avviare una serie di audizioni in Commissione Ambiente per «individuare il modello gestionale più efficiente ed efficace per programmare e spendere le risorse che saranno destinate al risanamento delle aree degradate di Messina. Questa metodologia – prosegue – mette in evidenza la volontà di andare fino in fondo poiché una proposta di legge sul tema del risanamento, anche se approvata e finanziata, potrebbe rimanere del tutto inattuata senza lo strumento gestionale condiviso dai governi nazionale e regionale che permette di dare esecuzione alle previsioni normative».

Soddisfatta anche la deputata di centrodestra Matilde Siracusano: «Forza Italia vuole concretizzare l’approvazione della sua proposta di legge, coinvolgendo tutti i partiti, ma puntando alla velocità. Abbiamo apprezzato l’atteggiamento del Governo, ma abbiamo sottolineato l’importanza di accelerare per portare nel più breve tempo possibile il testo in Aula e per dare risposte immediate e certe a 8mila cittadini messinesi e a un’intera comunità che da troppi anni chiede di poter voltare pagina. Non possiamo sprecare questa grande occasione».

A commentare, infine, il tavolo tecnico tenutosi ieri a Palazzo Chigi, Francesco D’Uva del Movimento 5 Stelle: «Oggi incontro positivo sul risanamento di Messina. Il ministro Provenzano conferma l’impegno serio nel dare supporto alla Regione Siciliana, competente in materia. Presto al via tavolo tecnico Ministero-Regione. Istituzioni e forze politiche unite per la città, avanti così!».

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