Le autobotti ci sono, ma i cittadini non lo sanno

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Il piano comunicativo con cui gli enti preposti stanno gestendo l’emergenza idrica è proprio il caso di dirlo: fa acqua da tutte le parti. Dopo gli annunci del Sindaco sul proprio canale Facebook poi smentiti dall’Amam, qualcosa sembra non funzionare ancora. Nel Quartiere Lombardo le autobotti prestano servizio, ma in fila ci sono pochi cittadini con i bidoni in mano. Eppure il quadrilatero compreso  tra via Catania, viale Europa, via La Farina e via S. Cosimo, da settimane è a secco. Il motivo è molto semplice: i i residenti della zona non sanno quali punti siano stati scelti per l’approvvigionamento idrico, nessuno glielo ha comunicato.

Ma c’è di più. Nella zona, la fornitura idrica funziona male e a macchia di leopardo: in una strada del rione l’acqua arriva solo in alcuni condomini mentre gli edifici distanti solo qualche metro restano completamente sprovvisti del prezioso liquido.

Un paradosso nel paradosso su cui interviene il consigliere della III Circoscrizione Santi Interdonato, sottolineando come  sia fondamentale che i gestori dell’emergenza coordinino meglio l’attività di comunicazione alla cittadinanza con gli interventi di soccorso idrico affinché questi siano realmente efficaci raggiungendo l’utenza in condizioni di disagio. “In questi giorni – spiega l’esponente Pd – e da ultimo domenica pomeriggio per quel che riguarda il Quartiere Lombardo e le aree limitrofe, abbiamo visto come in diverse occasioni i mezzi piccoli con capacità di 400 litri girassero quasi a vuoto oppure fossero collocati in determinati siti, ma non vi fossero utenti a riempire i bidoni

La stessa cosa pare si sia verificata con l’intervento dell’autobotte grande domenica pomeriggio sita presso la villa Dante ove solo poche persone si sono presentate per approvvigionarsi. Ovviamente ciò non si verifica perché gli abitanti hanno l’acqua o perché non vogliono muoversi da casa per rifornirsi, ma più semplicemente perché non sono a conoscenza della precisa collocazione dei punti fissi delle autobotti e dei punti mobili con i mezzi più piccoli e, soprattutto degli orari. Appare, dunque, necessario che nelle modalità più chiare possibili e nei tempi giusti, ovvero quelli dei mezzi di comunicazione – importanti in particolare i telegiornali della fascia diurna ed i giornali on line – vengano diramate le note stampa con la programmazione degli interventi di approvvigionamento in emergenza”.

“Stessa cosa – conclude Interdonato –  va fatta in modalità continua con i numeri di telefono e di fax utili per gli interventi da farsi presso i condomini perché ancora molti amministratori ne sono sprovvisti. In particolare nei contesti cittadini non basta mandare i messaggi ai consiglieri circoscrizionali pensando che così si possano raggiungere tutti gli utenti in difficoltà, tant’è vero che famiglie e commercianti residenti in quest’area non vedono acqua da 15 giorni”.

 

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