Tombini rialzati, griglie divelte, new jersey sparsi lungo il tratto stradale, asfalto collassato in diversi punti: queste le condizioni delle vie che costeggiano il torrente Bisconte-Catarratti, di Messina, dove ancora si stanno facendo lavori. A denunciare la situazione, e i conseguenti rischi per automobilisti e motociclisti, è il vicepresidente della III Municipalità, Alessandro Geraci: «La misura è colma per i residenti che con pazienza hanno subito limitazioni e disagi a causa dei lavori durati ben 3 anni e che ancora oggi non vedono il completamento dell’opera».
Nel mirino, anzi di fronte alla lente fotografica del vicepresidente della III Circoscrizione, Alessandro Geraci, la via Comunale Catarratti, la via Direzione Artiglieria e la parte alta della via Santa Marta. «Sono tanti – sottolinea il consigliere – i residenti che non trovano giustificazioni a questo ennesimo fermo lavori, anche alla luce dell’ultima nota stampa congiunta da parte dell’amministrazione e del direttore dei lavori in cui annunciavano che “i primi giorni di ottobre 2022, tutto il tratto stradale sarebbe stato asfaltato rendendolo di fatto transitabile ed in piena sicurezza”».
Il cantiere, però, segnala Alessandro Geraci, è ancora aperto e i disagi per i residenti e per chi si trova a passare dalle vie interessate continuano: «Se alcuni disagi sono stati fisiologici – prosegue il vicepresidente della III Municipalità – vista l’importanza dell’opera iniziata ad ottobre 2019, ed altri sono risultati imprevisti e causati da eventi terzi, questo ulteriore rallentamento non trova giustificazioni, in quanto sta mettendo a serio rischio l’incolumità di automobilisti e motociclisti, causando danni ai loro mezzi di trasporto».
«Per questo – conclude – unitamente al consiglio della terza municipalità chiederò all’Amministrazione comunale nonché alla Struttura Commissariale Regionale contro il dissesto idrogeologico, di attivarsi urgentemente per il completamento della sede stradale e comunicare date certe per il fine lavori. Non c’è più tempo da perdere». I lavori, ricordiamo, sono stati consegnati alla presenza dell’allora presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci il 22 ottobre 2019.
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