Continuano gli interventi di pulizia e mitigazione del dissesto idrogeologico dei torrenti di Messina, ma c’è ancora chi vi getta i rifiuti. A denunciarlo è l’assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli, che fa il punto sullo stato dei lavori a seguito dei sopralluoghi effettuati in questi giorni. Gli ultimi interventi hanno riguardato (e stanno riguardando) diversi torrenti della zona Sud.
Per i lavori si prevede un importo complessivo di circa 7 milioni di euro che verranno utilizzati per eliminare le criticità che interesseranno tutti i torrenti del territorio comunale. «Proseguiamo – dice Minutoli – sul percorso già tracciato e che vede la mitigazione dei rischi per il dissesto idrogeologico nei punti del programma amministrativo avviato nel 2018 dal mio Assessorato».
Nel dare conto dell’andamento dei lavori, però, il componente della Giunta De Luca punta i riflettori su un’annosa questione: «Auspichiamo in un maggiore rispetto da parte dei residenti delle zone oggetto degli interventi, in quanto abbiamo constatato che, nonostante le attività in corso, continuano abbandoni di rifiuti incontrollati da parte di incivili».
Gli interventi contro il dissesto idrogeologico sui torrenti di Messina
Gli interventi dell’ultimo periodo contro il dissesto idrogeologico a cura della Protezione Civile riguardano, nello specifico:
- interventi nel tratto a monte della foce del greto del torrente Santo Stefano;
- risagomatura attraverso il ripristino del franco idraulico del tratto del torrente Santo Stefano Medio e della scerbatura del torrente Vallone di Santa Margherita;
- attività di mitigazione anche nel villaggio di S. Stefano Briga, in corrispondenza del centro abitato, eseguendo i lavori di risagomatura del greto e di pulizia nonché la scerbatura e il taglio della vegetazione incolta per garantire il normale decorso delle acque.
«Stiamo affrontando – spiega l’Assessore alla Protezione Civile – una seria azione di verifica e controllo dello stato di salute dei torrenti abbandonati da moltissimi anni e ormai sovralluvionati. Per quanto di competenza delle amministrazioni comunali, siamo certi che il nostro è un piano di prevenzione responsabile, volto ad assicurare il deflusso delle acque a seguito della rimozione di eventuali ostacoli presenti a causa degli effetti antropici creatisi».
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