Un tetto di spesa errato, sottodimensionato rispetto alle reali necessità della pianta organica del Policlinico di Messina, i lavori al Pronto Soccorso del “G. Martino”, la trasformazione in IRCCS della struttura: questi alcuni dei temi trattati stamattina dal rettore UniMe, Salvatore Cuzzocrea, che, in conferenza stampa, non le ha certo mandate a dire.
Eletto presidente della CRUI (Conferenza dei rettori delle università italiane), ormai nell’ultimo anno del suo mandato che scadrà ad aprile 2024, il Rettore Salvatore Cuzzocrea convoca una conferenza stampa in Sala Senato, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, riguardanti principalmente il Policlinico “G. Martino”, a partire dalla sottostima del tetto di spesa.
Tetto di spesa «errato» per il Policlinico di Messina, si corre ai ripari
Prima questione, quella del tetto di spesa fissato erroneamente a 70 milioni di euro dalla Regione Siciliana; cifra non sufficiente a coprire la pianta organica. Errore cui si è iniziato a rimediare con l’ex assessore alla Salute, Ruggero Razza. «Abbiamo trovato un tetto di spesa sbagliato – ha spiegato Cuzzocrea –, a 70 milioni di euro. L’assessore Ruggero Razza lo ha portato in due adeguamenti prima a 80 e poi a 86. Oggi l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, ha aggiunto altri 4 milioni, portandolo a 90 milioni di euro, riconoscendo che ne mancavano 12. Sappiamo quindi che c’è un impegno del Governo Schifani a portare avanti l’adeguamento». La responsabilità, ha sottolineato, non sarebbe stato della Giunta Musumeci, che «si è ritrovata un tetto di spesa sbagliato».
«Il raggiungimento del tetto di spesa – aggiunge – è importante per la città, per gli studenti. Il Policlinico è fondamentale per la città, è fatto da donne e uomini che ogni giorno salvano la vita delle persone».
Pronto Soccorso del Policlinico di Messina: «Almeno un anno, un anno e mezzo per completare»
Poi il nodo spinoso dei lavori al Pronto Soccorso del Policlinico di Messina: «Credo che quel cantiere sia inaccettabile – afferma il Rettore Salvatore Cuzzocrea – per come è stato gestito, per le false comunicazioni date, per le false promesse. Mi dispiace apparire come Cassandra, ma l’avevo detto che gestire l’appalto in quel modo non avrebbe portato ad alcun risultato. Ho piena fiducia nel nuovo soggetto attuare nominato dalla Regione Siciliana. Lo sento regolarmente in quanto titolare dall’immobile, quindi ho il diritto di sapere come verrà risolto e reso fruibile per i miei studenti, per i pazienti e per la città. Servono risorse finanziare, mi è stato detto che le troveranno. Certamente in questo momento il cantiere è fermo e la cosa mi preoccupa molto».
Per quel che riguarda il completamento degli interventi al Pronto Soccorso: «Dal mio punto di vista – afferma Cuzzocrea –, ma potrei sbagliare, se si va avanti spediti con i lavori, ci vorrà un anno, un anno e mezzo»
Il Policlinico diventerà IRCCS? La Regione dà il via libera
Infine, la procedura per la trasformazione del Policlinico di Messina in IRCCS: «La pratica – spiega il Rettore Cuzzocrea – era stata bloccata sul tavolo di qualche funzionario della Regione Siciliana. Questo nonostante la Delibera di Giunta del Governo Musumeci che esprimeva parere favorevole. L’assessore Giovanna Volo ha preso le carte e le ha trasmesse al Ministero della Salute. Adesso entriamo in una valutazione».
(170)