Questa mattina, come da programma, il Comitato di crisi dei lavoratori della Raffineria e di altre industrie del milazzese, che hanno intentato una causa per chiedere risarcimenti per l’esposizione all’amianto, si trovano in protesta davanti alla sede del tribunale di Barcellona. Protestano perché i loro procedimenti sono fermi da mesi senza motivo e i Ctu scelti dal tribunale non avrebbero effettuati esami accurati per dimostrare la correlazione tra le malattie e inquinanti. «Questa libera manifestazione – spiegano i lavoratori – è un atto di protesta nei confronti di tutti coloro che vogliono disconoscere il serio e mortale problema dell’inquinamento industriale, che miete vittime e crea problemi di salute più o meno gravi ai cittadini di Milazzo, del suo hinterland e della valle del Mela, secondo la loro peculiare sensibilità agli inquinanti che le industrie emettono. In questa realtà da incubo i primi e più colpiti sono i lavoratori delle industrie pesanti che passano otto ore della loro giornata all’interno del microambiente della fabbrica, più inquinato perché in esso insistono inquinanti di prima ricaduta e più pesanti. Se nelle varie sedi quali, Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, Tribunali, Procure, ecc. non si vedono o forse peggio ancora non si vogliono vedere i documenti, che comprovano lo stato di salute dell’ambiente, e di conseguenza, quella dei cittadini, si commettono tutta una serie di reati contro l’umanità. «Ci chiediamo – scrivavano i lavoratori in una nota – perché non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei tre Ctu scelti dal Tribunale di Barcellona che avrebbero dovuto verificare l’esistenza e il nesso causale delle malattie denunciate in ricorso. Questi ultimi dopo aver intascato 210 euro e aver fatto solamente l’anamnesi del soggetto e qualche rara auscultazione col fonendoscopio su alcuni soggetti, senza alcuna visita specialista o accertamento tecnico per avvalorare o escludere la malattia, hanno stilato relazioni negative, come se i lavoratori avessero lavorato in una fabbrica di caramelle. I tre Ctu hanno procurato danno ai lavoratori che li hanno denunciati alla Procura della Repubblica di Barcellona perché non hanno considerato alcun documento ambientale depositato agli atti del processo, contravvenendo così d’applicare l’ordinanza dei giudici che l’invitavano a cercare in essi il nesso causale e l’eccedenza dei dati statistici. Dopo due anni, ancora la procura non si è pronunciata nei loro confronti, e noi lavoratori paventiamo danni maggiori». Insieme ai lavoratori protestano i cittadini di Milazzo, stanchi per le continue emissioni di inquinanti da parte delle fabbriche del territorio.
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