Quando si va al mare ci si immagina di trovare spiagge pulite, accoglienti, attrezzate. A Messina, invece, può capitare di trovare numerose lastre di eternit abbandonate a pochi passi dal mare. Siamo a Tono, in contrada Mulinello. La segnalazione arriva dal consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo, che chiede per l’ennesima volta che l’amianto, notoriamente pericoloso per la salute, venga rimosso. E già, perchè non è la prima volta che Biancuzzo si rivolge alle autorità competenti, assessore Ialacqua, Messinambiente per eliminare lo scempio e restituire dignità e sicurezza ad una tra le più belle spiagge del litorale nord del messinese, ma niente. Le lastre non solo non sono state tolte, ma sono addirittura aumentate, a causa naturalmente del solito incivile che ha perseverato nel considerare la spiaggia come una discarica.
Chi, probabilmente agendo di notte per non essere disturbato, continua ad abbandonare rifiuti pericolosi, non solo inquina l’ambiente, senza peraltro pagare la tassa sullo smaltimento, ma mette a rischio la salute dei cittadini, in un periodo in cui quella zona è maggiormente frequentata per l’arrivo della stagione estiva. Proprio per questa ragione, Biancuzzo fa appello anche al comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, affinchè preveda controlli nella zona per smascherare chi scarica abusivamente.
“Questi criminali che abbandonano materiale pericoloso- scrive Biancuzzo- non sanno che l’amianto rappresenta una grave minaccia letale per l’uomo, le fibre resistenti e pericolose, nel momento in cui si sbriciolano, vengono facilmente inalate senza poter essere arrestate dalle ciglia che ricoprono l’epitelio delle vie aeree. Ed è scientificamente provato che l’esposizione a questo tipo di particella provoca l’insorgere di una serie di terribili malattie.
La zona in questione- continua il Consigliere- è un paradiso terrestre, ed è sottoposta per la sua conformazione geografica a venti che fanno disperdere pericolosamente nell’aria le fibre di amianto che facilmente possono arrivare sia sulla spiaggia sia nelle abitazioni vicine. Alcune lastre si presentano rovinate e spaccate in più punti, ed il materiale abusivamente abbandonato è già in parte sbriciolato e ciò aumenta la contaminazione e l’ inquinamento ambientale”.
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