Il vulcano di Stromboli ha ripreso la sua spettacolare attività “stromboliana”. Dal cratere risulta impressionante il lancio di lapilli incandescenti che scendono lungo la sciara del fuoco diretti verso il mare.
Nel bollettino settimanale rilasciato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’attività vulcanica esplosiva descritta è «di tipo stromboliano» accoppiata ad attività di «spattering», con frequenza totale degli eventi su un livello basso e con intensità delle esplosioni tra basso a medio all’area nord e bassa all’area Centro-Sud. Per ciò che riguarda l’area craterica Centro-Sud l’attività esplosiva si è posta su un livello di frequenza basso con lapilli emessi sino a 80 metri sulla terrazza craterica.
Nel complesso l’attività eruttiva dello Stromboli, perlomeno per ciò che riguarda la frequenza dell’esplosioni, si è posta su un livello basso, ma ciò non ha impedito al vulcano di causare dei “giochi di fuoco”. Dopo l’evento effusivo del 26 novembre 2021, l’attività termica osservata da satellite ha mostrato poche anomalie intorno ai crateri.
Lo scorso autunno una quantità notevole di materiale lavico distaccatosi dal cratere nord di Stromboli si è riversato sulla costa, non influendo in maniera rilevante sul tremore vulcanico, sebbene il numero di terremoti a largo delle Isole Eolie continui a mantenersi stabile.
(Foto: Ansa)
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