Lanterna del Montorsoli: Messina riscopre la bellezza del Faro grazie alle Giornate Fai d’Autunno

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Accendere la curiosità del visitatore, accompagnandolo alla scoperta della ricchezza e della varietà dei tesori che si celano, inaspettati e stupefacenti, nelle nostre città. È questo l’obiettivo delle Giornate Fai d’Autunno che, anche a Messina, stanno regalando la possibilità di scoprire storia e bellezza del Faro che guida i naviganti che attraversano lo Stretto: Faro San Raineri.

Fino alle 18:30 di oggi, domenica 12 ottobre, sarà possibile visitare le storiche stanze della Lanterna del Montorsoli, come la stanza per la veglia in cui riposava l’addetto alla gestione della lanterna durante la notte.

«È con grande soddisfazione che la Marina Militare, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, ha permesso la visita a questo Faro che è uno dei più iconici e antichi del Mediterraneo. Con la sua luce, alta 41 metri sul livello del mare, e con i suoi 3 lampi ogni 15 secondi, da sempre assiste i naviganti nello Stretto di Messina. La Marina Militare dal 1911 ha la responsabilità del servizio Fari nazionale: un ausilio importantissimo alla sicurezza delle nostre rotte» ci racconta il comandante di MARIFARI Sicilia Johnny Pizzimento. Si tratta di un faro d’altura ad ottica rotante e la sua luce è visibile fino a 22 miglia nautiche, quasi 50 chilometri.

Lanterna del Montorisoli: tra storia e leggende

Dopo l’accoglienza da parte dei volontari FAI, i visitatori vengono suddivisi in gruppi e affidati a degli speciali Apprendisti Ciceroni: 250 giovani studenti pronti a raccontare l’affasciante storia della Lanterna del Montorsoli, dalla leggenda che narra del monaco eremita Raineri, che nel XII secolo, accendeva fuochi per segnalare ai naviganti la terraferma, nei luoghi in cui successivamente fu eretta la “lanterna”, a quella di Francesca Arena, prima donna farista siciliana.

«Siamo qui per la quarta volta – spiega Nico Pandolfino, capo Delegazione FAI di Messina. Un’opportunità straordinaria per visitare una fortificazione progettata e costruita tra il 1555 e il 1557, che è uno dei Fari più antichi d’Italia, recentemente restaurato. Il momento più entusiasmante di queste giornate è rappresentato proprio dal racconto degli Apprendisti Ciceroni. Sono ragazzi che studiano questi monumenti, ci raccontano aneddoti, leggende, storie. Un modo per conoscere meglio la nostra storia e riappropriarci del nostro patrimonio».

«Il 7 ottobre la delegazione FAI di Messina ha festeggiato i 24 anni. Abbiamo cominciato con l’apertura dalla Badiazza che speriamo presto possa tornare ad essere fruibile, così come è stato per la Cripta del Duomo. Il nostro auspicio è quello di far scoprire sempre posti nuovi. Siamo sempre alla ricerca di beni, soprattutto privati, da far vedere alla cittadinanza» continua Nico Pandolfino che, prima di salutarci lancia un appello a tutta la cittadinanza. «Siamo alla continua ricerca di volontari. Basta visitare il sito del FAI per avere l’opportunità di iscriversi e diventare parte attiva della preparazione e organizzazione delle prossime giornate FAI».

Per visitare la Lanterna del Montorsoli non è previsto un biglietto. L’ingresso al sito è a contributo libero.

 

 

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