La Cripta del Duomo di Messina ha ufficialmente riaperto le sue porte ai messinesi e non solo. Si tratta di una vera e propria chiesa sotterranea, dedicata a Santa Maria, usata anche come luogo di sepoltura. Dopo anni di chiusura per importanti lavori di restauro, il sito da oggi è nuovamente visitabile. La riapertura della Cripta del Duomo di Messina segna un importante traguardo per la città.
Costruita su una falda d’acqua e danneggiata nel tempo da terremoti, bombardamenti e alluvioni, la Cripta è stata restaurata grazie a un finanziamento regionale di oltre 500mila euro. I lavori hanno incluso la sistemazione della pavimentazione, l’adeguamento degli impianti elettrici e l’installazione di passerelle e dispositivi per l’accessibilità.
Nel 2009 la cripta del Duomo di Messina, inserita tra i “Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), aveva attirato un grande numero di visitatori, raggiungendo ben 29.000 presenze. L’ultima apertura al pubblico è avvenuta nel 2016, ma è stata solo temporanea. In seguito, il sito è rimasto chiuso a lungo per consentire lavori di restauro conservativo, necessari dopo gli interventi già effettuati nel 2000.
Riapertura Cripta del Duomo di Messina: guardare alle radici
Durante il restauro della Cripta del Duomo di Messina sono riemersi antichi stucchi e pitture, tra cui medaglioni con volti di santi messinesi, legati alla Confraternita degli Schiavi di Maria che gestiva la cripta nel Seicento.
Il progetto è stato curato dall’architetta Mirella Vinci con un team di tecnici e restauratori. L’inaugurazione si è tenuta oggi con la partecipazione del sindaco Federico Basile, dell’Arcivescovo Giovanni Accolla, il delegato arcivescovile per la Cattedrale mons. Roberto Romeo e il prefetto Cosima Di Stani.
L’arcivescovo Giovanni Accola ha impartito la benedizione ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla restituzione alla cittadinanza della Cripta del Duomo di Messina.
«Non c’è futuro se non ci sono delle buone radici. Le radici sono la storia. Visitare questi luoghi è un tuffo nel passato e una possibilità di generare scelte future perché ci si educa al senso del bello e si riconoscono le virtù dei nostri antenati» – ha dichiarato.



Capire la nostra identità
A sottolineare l’importanza del legame con il passato, anche il sindaco di Messina Federico Basile che ha dichiarato: «la Cripta del Duomo di Messina è una di quelle bellezze della nostra città che stiamo scoprendo insieme. Partiamo sempre dal passato per vivere il presente e costruire il futuro. Qui c’è tanta storia e si tratta di un luogo sconosciuto da molti e va riscoperto per capire la nostra identità. Voglio dire grazie alla Soprintendenza, a Mirella Vinci per la sua caparbietà, a tutti i presenti oggi».
Cosima Di Stani, Prefetto di Messina, si è detta ammirata davanti alla ricchezza della Cripta del Duomo di Messina. «Sono contenta di aver conosciuto questo posto di Messina. Auspico che tutti i cittadini e i turisti possano riuscire, come noi oggi, a godere di questa cripta ristrutturata. Ringrazio fortemente la Soprintendenza di Messina per aver dato la possibilità a tutti noi di fruire di questa meraviglia» – ha affermato.
Durante la riapertura della cripta del Duomo di Messina gli interventi musicali sono stati a cura del Coro Diocesano Santa Maria della Lettera.
La Cripta sarà aperta ai visitatori fino alle 20. Domani, vigilia della festa della Madonna della Lettera, in occasione della Notte Mariana dalle 8 alle 23,30 e giorno 3 dalle 8 alle 16,30. In questo primo periodo l’accesso al sito sarà gratuito.
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