Natale sta arrivando e questo significa tante cose: parenti, amici fuori sede che tornano a casa, giocate a carte. Significa anche, in teoria, avere un po’ più di tempo libero – tra una cena e l’altra – per recuperare e vedere qualche serie tv in più. Come l’anno scorso, anche per questo 2021 ne abbiamo selezionate 10, che vi consigliamo, da vedere durante le feste. Per incontrare i gusti di tutti abbiamo spaziato tra i generi, privilegiando serie tv concluse per una vera e propria maratona. Cominciamo.
Dieci serie tv da vedere a Natale
Black Sails
Per chi è stato bambino negli anni ’90, Natale, con una buona probabilità, fa tornare in mente le storie di pirati. Da Hook – capitan uncino, in cui Steven Spielberg riscrive con Robin Williams una delle favole più amate, alla trasposizione Disney di Peter Pan stesso, passando per il capitano Jack Sparrow e I pirati dei Caraibi, durante le feste, al cinema o in televisione, abbiamo visto tutti almeno uno di questi film. Per richiamare un po’ quelle atmosfere, ma con toni decisamente meno favolistici e disneyani, vi consigliamo Black Sails.
Serie prodotta da Starz (rete USA famosa per Spartacus e per i suoi effetti speciali un po’ sopra le righe), Black Sails (letteralmente, vele nere) è ambientata 20 anni prima del L’Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e racconta le avventure del Capitano Flint e del pirata John Silver nell’isola di New Providence, covo di pirati e criminali della peggior sorta. Una serie in costume cupa e avventurosa, piena di colpi di scena, l’ideale per non annoiarsi tra una giocata a carte e una cena dai parenti e l’altra.
Stagioni: 4
Stato: conclusa
The Boys
Restiamo in tema di “cattivi ragazzi”, la seconda serie tv da recuperare durante le vacanze di Natale è The Boys. Di cosa parla? Di un gruppo di vigilantes che vogliono salvare il mondo… dai supereroi. Sì, perché nel futuro immaginato da Garth Ennis e Darick Robertson – creatori del fumetto da cui è tratta la serie – i supereroi sono diventati delle star e non sono tutti buoni. Anzi, i Seven, ovvero i più potenti, anche a livello politico, sono corrotti e agiscono solo per il proprio tornaconto personale. A scoprire che dietro quella patinata perfezione ci sono in realtà dei veri e propri villain è un gruppo di “persone normali, appunto i Boys, che cercheranno di smascherarli.
Politicamente scorretto, divertente, a volte disturbante, The Boys è una serie molto promettente, realizzata da Eric Kripke (che ha fatto le prime 5 stagioni di Supernatural) che ha all’attivo due stagioni e una terza in lavorazione (che si spera esca per il 2022).
Stagioni: 2
Stato: in corso
Workin’ moms
A proposito di politicamente scorretto, passiamo a una serie tv completamente diversa dalle precedenti. Workin’ moms racconta la quotidianità di quattro giovani mamme, lavoratrici alle prese con la vita familiare e sentimentale, le loro professioni, la loro amicizia. Praticamente sconosciuta ai più nonostante abbia già 5 stagioni, Workin’ moms si colloca nella galassia di serie tv come Fleabag, che raccontano il mondo femminile con franchezza, senza fronzoli, abbattendo uno ad uno i pregiudizi, gli stereotipi, e mostrando protagoniste a tutto tondo in cui è impossibile non immedesimarsi in un modo o nell’altro. Decisamente una serie tv da vedere.
Stagioni: 5
Stato: in corso
Maid
E sempre di mamme parliamo con la nuova miniserie tv Netflix che a fine ottobre era sulla bocca di tutti. Protagonista è Alex, madre giovanissima che lascia il compagno violento e si ritrova sola, senza un soldo, e con la figlia a cui badare. Inizia a fare la collaboratrice domestica, ma il suo sogno nel cassetto è diventare una scrittrice. Ha talento, ma una serie di scelte sbagliate l’ha portata fuori strada e non sa come tornare indietro. La trama può sembrare trita e ritrita, ma è l’esecuzione a giustificare l’accoglienza di pubblico e critica, conquistati dalla bravura dell’attrice protagonista, Margaret Qualley, e dal tono misurato, onesto, ben lontano dal tragedy porn (pornografia del dolore, ndr) con cui temi delicati come quelli di Maid vengono troppo spesso trattati.
Stagione: 1
Stato: conclusa
Dexter
Okay, questa volta non ho un collegamento efficace tra la serie precedente e questa. Quindi così, de botto, senza senso, vi consiglio Dexter. Serie tv andata in onda tra il 2006 e il 2013, tornata in auge nelle ultime settimane perché è stato prodotto un sequel, chiamato Dexter – new blood (verso cui chi scrive nutre una certa diffidenza). Di cosa parla? Di Dexter Morgan, un brillante tecnico della scientifica di Miami e metodico serial killer che uccide i colpevoli sfuggiti alla giustizia. Dexter, interpretato da un bravissimo Michael C. Hall (lo avete visto, spero, in Six feet under), è un sociopatico capace di mascherare la sua vera natura e ingannare tutti, amici, colleghi, la sorella Debra e le diverse fidanzate. Un personaggio complesso e ricco di sfaccettature, che cambia con il passare delle stagioni. La serie perde un po’ di smalto andando avanti, ma vale la pena arrivare fino alla fine, nonostante tutto.
Stagioni: 8
Stato: conclusa
The L Word
Rimanendo in tema di sequel (questa volta, anche se in maniera un po’ maldestra, ce l’ho fatta), la sesta serie tv da vedere questo Natale è The L Word, da cui è stato tratto recentemente The L Word – Generation Q. Prodotto andato in onda negli Stati Uniti dal 2004 al 2009, e quasi in contemporanea anche in Italia, racconta le storie di un gruppo di donne di Los Angeles, principalmente lesbiche – la parola con “L” – etero e bisessuali, amiche molto diverse tra loro, alle prese con problemi sentimentali e lavorativi, alla ricerca di loro stesse. Una serie tv rivoluzionaria per quegli anni, che oggi ha un degno sequel che cerca di rappresentare al meglio la comunità LGBTQ+ odierna, sempre a confronto con le “veterane” delle passate stagioni. In questo caso, si consiglia anche il sequel.
Stagioni: 6
Stato: conclusa
The Good Place
Cambiamo completamente genere rispetto a tutte le serie tv consigliate finora e passiamo a The Good Place. Probabilmente una delle sorprese migliori degli ultimi anni nel mondo della serialità televisiva, creatura di Michael Schur Drew Goddard (allievo di Joss Whedon, quello di Buffy), The Good Place è un prodotto originalissimo e unico nel suo genere, che stravolge completamente i meccanismi tipici delle comedy, sfruttando cliffhanger (colpi di scena a fine episodio, per intenderci) e una trama complessa e articolata. Il tutto rimanendo una serie allegra e scanzonata, divertente, capace spesso di commuovere e far riflettere. Di cosa parla esattamente? Possiamo dirvi poco, per non spoilerare. Possiamo dirvi solo che comincia quando Eleanor (Kristen Bell di Veronica Mars) muore e finisce nel “good place”, una sorta di Paradiso, dove tutto è fatto su misura per lei, per renderla felice e premiarla per le sue buone azioni sulla terra. Peccato, però, che Eleanor sia in realtà una bruttissima persona e che sia finita lì, apparentemente, per errore, al posto della sua omonima. Per riuscire a rimanere dov’è inizia un “corso” di filosofia su come diventare buona.
Stagioni: 5
Stato: conclusa
Orphan Black
Sarah scende da un treno, fa una telefonata alla stazione e poi la sua attenzione viene attirata una giovane donna in tailleur che piange, disperata, si toglie le scarpe, la guarda e si butta sui binari. La donna è identica a lei. È l’inizio, sono i primi cinque minuti di Orphan Black, serie tv cult di fantascienza che ha conquistato pubblico e critica tra il 2013 e il 2018, adrenalinica, di cuore, con personaggi incredibili e iconici. Al di là della trama thriller, collocabile su quel confine tra scienza e fantascienza su cui pochi anni prima si teneva il Fringe di J.J. Abrams, Orphan Black è una serie che parla di legami, della famiglia che ci costruiamo, dell’importanza che hanno per la nostra vita le persone di cui ci circondiamo, anche in circostanze decisamente fuori dall’ordinario. Per chi, come chi scrive, ama la fantascienza, i richiami e le citazioni dei grandi classici sono tantissimi, a partire da L’isola del Dr. Moreau, di H.G. Wells.
Stagioni: 5
Stato: conclusa
Penny Dreadful
A questa tornata, stranamente, non ero ancora passata all’horror, quindi eccoci qua: la nona serie tv consigliata da vedere questo Natale è Penny Dreadful (il riferimento è a racconti horror che venivano venduti a basso prezzo, un penny, nell’Inghilterra del XIX secolo). La serie è ambientata nella Londra Vittoriana e riprende i personaggi della letteratura gotica e dell’orrore: il dottor Frankenstein, il conte Dracula (e quindi i vampiri), licantropi, streghe e Dorian Gray. La prima stagione ruota attorno al rapimento, da parte del Conte Dracula, di Mina, figlia di Sir Malcolm Murray, e allo strano gruppo di “cacciatori” che cercheranno di salvarla. Nel cast Timothy Dalton, Eva Green, Josh Hartnett e Billy Piper.
Stagioni: 3
Stato: conclusa
Please Like Me
Spostiamoci dalla Londra Vittoriana all’Australia contemporanea per una serie tv dal sapore indie. Stiamo parlando di Please Like Me, la storia di Josh, poco più che ventenne che rompe con la sua ragazza dopo essersi reso conto di essere gay. Mentre inizia un viaggio alla scoperta di sé stesso, con al suo fianco la sua ormai ex fidanzata e il suo miglior amico e coinquilino Tom, si trova a fronteggiare la depressione di sua madre e la nuova vita di suo padre. Detta così suona pesante, ma non lo è assolutamente. È una serie tv da vedere, ironica, leggera, che tratta con delicatezza e naturalezza temi complicati, dalla salute mentale, all’identità, un piccolo gioiello della serialità televisiva, purtroppo poco conosciuto.
Stagioni: 4
Stato: conclusa
Previously
Per chi si fosse perso le puntate precedenti: altri consigli di serie tv da recuperare e vedere, magari, proprio durante queste vacanze di Natale, sono consultabili qui e qui.
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