Un format innovativo per raccontare la Sicilia attraverso le sue eccellenze di gusto: si chiama La Tasteria, il locale messinese che entro fine gennaio aprirà a Milano, in zona Brera.
Il nome viene da taste, che in inglese significa gustare, assaggiare, e ricorda il messinese tastari. L’idea è di Francesco Antonuccio, giovane imprenditore 32enne che ha sintetizzato in questo progetto gli oltre 10 anni di esperienza e l’amore per la sua Messina, che da circa un anno è affiancato da un nuovo socio, Fabrizio Frisone.
La Tasteria apre per la prima volta a Messina ad ottobre del 2016. Un piccolo e grazioso locale in Via Garibaldi che propone in un format dinamico le specialità gastronomiche del territorio: panini gourmet come il Taste ed il Pantaste e la possibilità di acquistare i prodotti utilizzati per la preparazione. Da circa un anno poi, La Tasteria è diventata anche itinerante, con una sorta di ape street food che si è spostata per la provincia di Messina.
A fare la differenza in questa storia è proprio il format, ideato sin dall’inizio con la volontà di raccontare i sapori della Sicilia in una chiave innovativa. L’apertura del primo locale a Milano, segna la maturazione dell’idea, un passo avanti nel suo sviluppo.
«Milano è la città più idonea a lanciare un brand – ci spiega Francesco Antonuccio – la più sensibile a questo tipo di format, con una ricettività immediata. Adesso avvieremo personalmente il locale, poi decideremo se lanciare un franchising».
Il nuovo locale è ancora top secret ma noi di Normanno riusciamo a mostrarvene un dettaglio in anteprima. Si trova in Via San Fermo, zona Brera: 60 mq con circa 30 posti a sedere per un pasto mordi e fuggi o una degustazione più strutturata.
Esportare la filiera agroalimentare siciliana
I prodotti utilizzati per la preparazione di taste e pantaste sono diretta espressione della filiera agroalimentare siciliana, che verrà così raccontata e presentata alla città di Milano e tramite i suoi occhi ad un pubblico ancora più vasto. Gambero di Mazara, pistacchio di Bronte, ma soprattutto tanti prodotti del messinese: la Birra dello Stretto, il maialino dei Nebrodi, la tuma, il pesce spada, il Faro Doc.
Ad oggi la maggior parte delle esperienze che hanno portato un po’ di Sicilia a Milano sono in ambito gastronomico: prodotti della tradizione di assoluta bontà, come arancini e focacce, che però non possono trascinare i produttori locali.
«Abbiamo circa 50 fornitori siciliani – continua a raccontarci Francesco. L’organizzazione logistica è una delle sfide principali che abbiamo affrontato, è complesso fare in modo che tutto funzioni».
Si tratta quindi di una proposta settoriale, una novità per i milanesi. E già l’esperienza del locale messinese ha dimostrato che ad apprezzare l’eccellenza locale è soprattutto il turismo, quello che in città arriva da aprile a settembre, grande risorsa che La Tasteria è riuscita ad intercettare.
Infine, le tre parole chiave che secondo Francesco non possono mancare in un imprenditore di successo: pazienza, amore e innovazione. Enorme pazienza per le criticità da affrontare, tanto amore per ciò che si vuole realizzare e una buona dose d’innovazione legata al territorio.
(6024)