La strada regionale della ceramica siciliana: il progetto

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Tecniche antiche, tramandate da una generazione all’altra: è l’arte della ceramica siciliana che adesso vive in un progetto ancora in fase embrionale dal nome: “Strada regionale delle ceramiche siciliane“. Così Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina, Caltagirone, in provincia di Catania, Sciacca e Burgio ad Agrigento, Monreale e Collesano a Palermo, le sei eccellenze dell’arte artigiana si uniscono per sostenersi a vicenda. «L’unione – si legge nella nota – è utile a valorizzare e rilanciare un settore anche in Sicilia fortemente colpito dalla pandemia e che in Italia ha avuto un calo del fatturato del 4% nel 2020. Con un volume d’affari annuo che nel nostro Paese si aggira intorno ai 6,2 miliardi».

Una strada regionale delle ceramiche siciliane

L’obiettivo dei sei comuni siciliani, che fanno parte dell’AiCC – Associazione italiana Città delle Ceramiche, è quella di salvaguardare l’antica arte dei maestri artigiani, fare rete e promuovere la filiera. «Le sei “sorelle” della ceramica siciliana – dicono Fabio Rocciuzzo e Francesco Re, rispettivamente sindaco di Caltagirone e sindaco di Santo Stefano di Camastra –, sono fermamente determinate a unirsi all’insegna della salvaguardia e dello sviluppo con l’obiettivo di fare rete per tutelare e promuovere la filiera produttiva della ceramica artigianale, pesantemente minacciata dall’incalzare dell’impennata dei costi energetici che rischia di collocare fuori mercato il pur eccellente prodotto realizzato nelle botteghe d’arte siciliane.

Dobbiamo uscire presto dalla logica individualistica e programmare insieme azioni comuni di tutela che consentano la sopravvivenza delle aziende e – concludono gli amministratori – allo stesso tempo è necessaria la rivisitazione ed implementazione del sistema formativo a supporto del settore, azione propedeutica a formare in loco le figure specialistiche di cui si avvale il mondo della ceramica d’arte, a cominciare dai tornianti, per affrancarsi dalla necessità di dover attingere al mercato del lavoro straniero». In Sicilia esistono 250 aziende che si occupano di ceramica, nelle quali operano duemila addetti.

A questo link per rileggere la storia di Nicola Mirenda, artigiano e scultore ceramista di Santo Stefano di Camastra.

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