Torna la prima vettura del tram rimessa a nuovo e scatta subito la polemica. La riqualificazione della linea tranviaria di ATM, secondo MessinAccomuna, non sarebbe infatti merito di questa Amministrazione De Luca, ma di quella precedente guidata dall’ex sindaco Renato Accorinti.
«Dopo anni di abbandono e incuria i tram nel 2022 torneranno a essere il modo più agevole per spostarsi nel centro cittadino»: lo ha detto ieri il presidente di ATM, Giuseppe Campagna, durante la presentazione del primo tram rinnovato a seguito degli interventi di revamping svolti nelle scorse settimane. Per MessinAccomuna, però, questa frase non corrisponderebbe al vero, perché i meriti sarebbero della Giunta Accorinti.
«Negli annunci ufficiali – afferma MessinAccomuna in una nota – leggiamo che “dopo anni di abbandono e incuria i tram nel 2022 torneranno a essere il modo più agevole per spostarsi nel centro cittadino”. Cosa non dice l’Amministrazione? Che questo risultato la città lo deve non a De Luca, ma a chi l’ha preceduto. Il revamping e l’incremento da 12 a 15 delle vetture del tram (assieme ad altri interventi strutturali di miglioramento ed efficientamento della rete) è stato progettato e proposto al Governo nel 2017 dall’amministrazione Accorinti. E il finanziamento di 11,4 milioni per Messina era stato deliberato dal CIPE il 17 dicembre 2017. De Luca, al contrario, nel suo programma proponeva non il miglioramento, ma (parole testuali) la “eliminazione di questo sistema di tram”».
«Dunque l’amministrazione De Luca che oggi “scopre” (letteralmente) la vettura rinnovata, in realtà ha fatto un voltafaccia totale sulla politica del trasporto pubblico locale. Tre anni e mezzo persi appresso a favole e sciocchezze (ancora a fine 2018 si vagheggiava del ricorso a finanziamenti privati per il “tram volante”…). Tre anni e mezzo per avere, finalmente, la prima vettura “revampizzata”. Meglio così, l’amministrazione prosegua coi buoni progetti di chi l’ha preceduta. Ma i cittadini devono sapere che chi ha lasciato per anni in “abbandono e incuria” il trasporto pubblico cittadino su ferro (e non solo) è esattamente l’amministrazione De Luca, che oggi, evidentemente pentita, sostiene che il tram, questo tram (non quello “volante”) deve “tornare a essere il modo più agevole per spostarsi nel centro cittadino”».
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