Il Pilone dimezzato, una nave invisibile che solca lo Stretto: la Lupa approda a Messina e inghiotte la Calabria, nasconde l’orizzonte alla vista in questa mattinata di fine giugno. Se questa mattina svegliandovi avete visto all’orizzonte solo una nube bianca non preoccupatevi, è la Lupa, fenomeno atmosferico suggestivo ammantato di leggenda. Proprio perché molto suggestivo, abbiamo raccolto un po’ di foto in giro e aggiorneremo questo articolo con quelle che ci manderete, se vorrete.
Il fenomeno si verifica solitamente nella notte oppure alle prime ore del mattino ed è causato dallo scorrimento di masse d’aria calda sulle acque del mare, decisamente più fredde. Si genera così del vapore acqueo che condensandosi crea strati di nubi bianche, alte tra i 100 e i 200 metri. L’effetto è quello di una perdita di visibilità per chi naviga sulle acque dello Stretto, mentre dalla costa messinese si vede una lunga striscia bianca che copre la Calabria.
Sulle origini del nome “Lupa” utilizzato per definire il fenomeno sono state avanzate nel corso del tempo diverse ipotesi. Secondo quanto scritto su Mutualpass da Enzo Caruso, la tesi più plausibile è che il nome derivi dal suono, simile ad un ululato, che le navi emettevano per segnalare la propria presenza nello Stretto di Messina, non essendo visibili a causa della fitta nebbia.
La Lupa avvolge lo Stretto di Messina: Foto
Foto di copertina © Rino Labate
Poi, dalla prima all’ultima: le prime due Gianluigi Smilare, Rino Labate, Fiorella Filippone, Stefano Artuso, Veronica Crocitti, Giangabriele Fiorentino, Daniele Morabito, Roberta D’Amico, due di Stefano Artuso, Rino Labate, Giangabriele Fiorentino.
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