Da oggi la Sirenetta, il Re Leone, gli Aristogatti tengono compagnia ai piccoli degenti del reparto di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico “G. Martino” di Messina, inaugurato questa mattina. A donare al nosocomio peloritano le 21 nuove porte dedicate ai personaggi della Disney è stata l’associazione Leo Onlus, da tempo attiva nella promozione di iniziative di solidarietà sociale. Presente al taglio del nastro, il Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea: «Questo è solo il primo tassello di un progetto più ampio che riguarda questo Policlinico».
Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, la prof. Gabriella Di Rosa, dirigente del reparto di Neuropsichiatria Infantile, e la famiglia Virga, fondatrice dell’Associazione L.E.O. Onlus. Associazione, nata nel 2008, per «trasformare un immenso dolore in solidarietà», a seguito della scomparsa del giovane messinese Leonardo Virga, studente di medicina venuto a mancare a due giorni dalla laurea in Medicina a causa di un incidente. Da allora la sua famiglia, tramite Leo Onlus, si occupa di supportare, favorire e promuovere iniziative di solidarietà sociale, prestando particolare attenzione all’ambito sanitario e al mondo della salute in generale. L’obiettivo principale, sin dagli albori, è stato la realizzazione di un presidio ospedaliero in Nigeria, che oggi è in fase di ultimazione.
Tantissime le iniziative portate avanti nel corso degli anni dall’Associazione: dalla donazione dei defibrillatori al Comune di Messina e all’Istituto Domenico Savio, a quella di tablet per comunicazione aumentativa destinati a bambini con disabilità, fino ai beni di prima necessità per terremotati de L’Aquila, uova di Pasqua per famiglie bisognose messinesi durante lockdown e generi alimentari destinati a Gli Invisibili. Ultimo progetto in ordine di tempo, la donazione delle 21 porte che oggi colorano il reparto di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico “G. Martino” di Messina.
Vediamo in un breve video, i momenti principali della giornata di oggi e sentiamo dai diretti interessati qual è il valore di questa iniziativa e perché è così importante avere un ambiente accogliente e stimolante nei momenti più complicati della nostra vita, sia da bambini che da adulti.
Nota: il murale inquadrato durante l’intervista alla prof. Gabriella Di Rosa rientra nel progetto Ospedali Dipinti.
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