Lo scorso 21 febbraio, la rivista Forbes Italia ha pubblicato la “100 Professionals 2021” la classifica dei 100 studi al top nel mondo legale e della consulenza di tutta Italia. Lo studio “Bonetti & Delia” di Messina è l’unico studio legale siciliano ad essere stato selezionato.
«A 41 anni – dice Santi Delia, fondatore dello studio legale – l’enorme soddisfazione di trovare Bonetti & Delia per il secondo anno in questa speciale classifica che premia il lavoro e la via della super specializzazione. Da qui si riparte per nuovi traguardi». L’anno scorso Delia ha vinto il premio come migliore avvocato italiano nel settore del pubblico impiego.
Lo studio Bonetti & Delia di Messina nella classifica di Forbes Italia
La classifica di Forbes Italia ha ordinato i 100 più influenti studi italiani in cinque differenti categorie:
- Italian law firm;
- Italian boutique;
- Tax & legal;
- Foreign law firm;
- Consulting.
Per ciascuna sono stati indicati i personaggi chiave dello studio che si sono distinti per particolari iniziative o meriti nell’anno trascorso. In tal senso, la “Bonetti & Delia” è stata inserita tra le migliori italian boutique di Forbes Italia.
«Con un know-how – scrive Forbes Italia – unico, caratterizzato dall’organizzazione delle competenze necessarie per la gestione di contenziosi collettivi ed individuali in materia di grandi procedure di accesso al pubblico impiego, sanità, istruzione e forze armate, è l’unico studio tra quelli attivi a livello nazionale capace di cimentarsi in tutti questi settori così variegati del pubblico impiego e dei concorsi pubblici con ruolo di primo piano».
Cos’è un italian boutique?
Gli studi boutique – come quello di Bonetti & Delia – sono quelli studi che per precisa volontà hanno scelto di occuparsi solo di una determinata materia presentandosi sul mercato come super esperti di quell’ambito del diritto.
«Essere menzionati da Forbes – continua Santi Delia – tra le più influenti boutique italiane per le nostre peculiari specializzazioni è anche il segno di una professione che non è più solo legata al mondo degli affari, della finanza, delle grandi fusioni e incorporazioni, ma guarda anche ai diritti delle persone che, come crediamo l’era della pandemia ci abbia insegnato, devono tornare al centro delle scelte politiche e di sviluppo. Proprio a questo – e dunque a provare ad incidere davvero sulla quotidianità delle scelte di vita influenzandone l’andamento grazie alla tutela dei diritti, dei sogni e delle aspirazioni spesso sopite o incredule – sono indirizzate le nostre scelte professionali. Su questo, pensiamo con orgoglio, di esser riusciti a cambiare parecchie vite soprattutto tra i più giovani ed è questo che vogliamo continuare a fare».
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