Gli ex dipendenti Aicon lamentano la mancata attenzione del Consiglio Comunale alla loro situazione lavorativa. “Con grande rammarico e delusione, − scrivono in una lettera aperta − apprendiamo che il Consiglio Comunale di Messina non ritiene idoneo affrontare, con una seduta aperta di Consiglio la nostra avvilente vicenda lavorativa, in quanto la società da cui proveniamo non aveva sede a Messina”.
“Questo è quanto è emerso – spiega il Comitato degli ex dipendenti Aicon − a seguito del tentativo fatto dal consigliere comunale Piero Iannello, a cui va il nostro affetto e, in ogni caso, la riconoscenza per aver tentato di dar risonanza alla tragica situazione di 320 ex dipendenti Aicon, presi in giro dal Governo regionale e abbandonati al proprio destino, che sciaguratamente tra qualche giorno perderanno anche quel poco che giungeva dalla mobilità”.
Tanta l’amarezza degli ex Aicon che ribadiscono: “Il Consiglio Comunale, non ha ritenuto opportuno realizzare una seduta straordinaria di Consiglio interamente dedicata alla nostra vertenza, in quanto la problematica sarebbe di carattere provinciale e non riguarderebbe il Comune di Messina”.
“Poco importa – sottolineano gli ex dipendenti − se la maggior parte delle maestranze della ex Aicon fossero messinesi o che le province siano state abolite”.
“Ci auguriamo – concludono − che il Presidente del Consiglio Comunale e i suoi capigruppo consiliari, nel festeggiare il natale e il capodanno trovino un minuto, anche un solo secondo, per riflettere e pensare a noi e alle nostre famiglie, che a Messina risiedono, vivono e pagano le tasse da generazioni”.
“Sicuramente – concludono − non potremo permetterci il panettone o una cena di livello per queste feste ma mai rinunzieremo alla dignità di essere Messinesi”.
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