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Ispettori Ambientali, il Comune di Messina revoca alcune nomine per “inattività”

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Il Comune di Messina revoca la nomina di diversi ispettori ambientali e le convenzioni con alcune delle associazioni di volontariato coinvolte nell’iniziativa. Il motivo? L’inattività o la parziale inattività. A sancirlo il decreto sindacale dello scorso 13 giugno 2023. Vediamo cosa dice esattamente.

Facciamo un passo indietro. Nel 2020 il Consiglio Comunale di Messina ha approvato il “Regolamento Comunale per l’istituzione della figura di Ispettore Ambientale Comunale Volontario per i servizi di vigilanza ambientale sul territorio”, che prevede la stipula di convenzioni con associazioni di volontariato e la conseguente nomina degli addetti tra gli iscritti. Dopo diversi passaggi, tra cui un corso di formazione gratuito, tra l’estate 2020 e il 2021 sono state conferite le nomine.

Ispettori ambientali a Messina: il perché della revoca

In particolare, le associazioni coinvolte erano l’Unione Nazionale Arma Carabinieri (U.N.A.C.); l’Associazione di volontariato “Liberi cacciatori siciliani”; l’Associazione Venatoria “Italcaccia – Italpesca” e l’associazione “Legambiente dei peloritani”.  Di queste, si legge nel decreto: «L’Associazione di volontariato Unione Nazionale Arma Carabinieri (U.N.A.C.), ha effettuato ininterrottamente il servizio di vigilanza ambientale sul territorio comunale, con presenze quotidiane di gran parte dei propri iscritti e con i concordati modi di operare con la Sezione di Polizia Ambientale del Corpo di P.M.; l’Associazione di volontariato Legambiente dei Peloritani, ha svolto in modo discontinuo il servizio di vigilanza ambientale sul territorio comunale; l’Associazione di volontariato Liberi Cacciatori Siciliani e l’Associazione Italcaccia – Italpesca non hanno mai eseguito alcun programmato ed effettivo servizio».

A fronte di quanto rilevato, il Comune di Messina ha inviato alle associazioni interessate delle note per accertare l’attività o inattività e dare spazio ad eventuali controdeduzioni. Concluso quest’ultimo passaggio si è deciso di provvedere alla risoluzione delle convenzioni con le associazioni Liberi Cacciatori Siciliani e Italcaccia – Italpesca e alla revoca della nomina di alcuni degli ispettori iscritti tramite l’UNAC e Legambiente dei Peloritani.

Adesso, quindi, rimangono attive solo le convenzioni con l’UNAC e Legambiente dei Peloritani ed è necessario rimpolpare il “nucleo” degli ispettori ambientali del Comune di Messina. Palazzo Zanca ha già delle interlocuzioni con associazioni che si sono fatte avanti e a brevissimo, fa sapere l’assessore alle Politiche Ambientali, Francesco Caminiti, si provvederà ad un avviso pubblico con l’obiettivo di reclutare altre persone. Il numero di Ispettori ambientali attualmente attivi a Messina, infatti, è insufficiente per le necessità e le dimensioni del territorio comunale.

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