32.240 famiglie messinesi si recano alle isole ecologiche, distribuite sul territorio cittadino, per fare la raccolta differenziata. Un numero questo, aggiornato al 25 settembre 2017, che indica un netto miglioramento rispetto ai 5.000 del 2013 e il cui continuo incremento rappresenta un segnale sicuramente positivo, pur inserendosi all’interno di un contesto non privo di criticità.
I centri di raccolta principali per la differenziata sono: Spartà, Pace, Tremonti, Gravitelli, Pistunina e Giampilieri. A questi si aggiungono le mini isole ecologiche di Castanea e San Licandro. Sparse sul territorio in modo da coprire le sei circoscrizioni cittadine, le otto isole non sono però indicate da un’adeguata segnaletica e, di fatto, non sono sempre facilmente individuabili.
L’utenza è, in generale, abbastanza variegata, formata da giovani e anziani, spinti dalla doppia motivazione del risparmio sulla TARI e del contributo che si può fornire, anche in piccolo, a migliorare la salute del pianeta. Ai fruitori più informati si affiancano però quelli meno attenti e, talvolta, i dipendenti dell’azienda devono intervenire per riparare qualche svista. I centri sono accessibili direttamente con le autovetture, che possono essere parcheggiate anche all’interno delle strutture, evitando così il trasporto dei rifiuti per tragitti troppo lunghi. Una volta pesati sulle apposite bilance, questi possono essere gettati, a seconda dell’isola, nei container o nei contenitori interrati. Il livello successivo di smaltimento o recupero prevede il conferimento dei materiali all’impianto di Pace.
Nelle pagine seguenti, qualche dettaglio in più sulle singole isole ecologiche, su cosa è possibile conferire nelle singole strutture e su dove si trovano.
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Non si capisce perché non funziona con regolarità la mini isola ecologica di S. Licandro. Infatti è quasi sempre inattiva pur essendo utizzata da tanti cittadini, soprattutto anziani che sono impossibilitati ad andare altrove. Se si gestisce così come si fa ad aumentare la differenziata?