Domani la serrata dei negozianti per dire “no all’isola pedonale”. Il presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, ha confermato la protesta. Le saracinesche dei negozi, domani, venerdì 14 marzo, rimarranno calate dalle 15.00 alle 20.00. Ogni quindici giorni si era pensato di programmare un tavolo tecnico per valutare le conseguenze dell’area pedonale; tuttavia il confronto è venuto a mancare e ha determinato i presupposti della protesta dei negozianti.
«L’attuale impostazione dell’isola pedonale commerciale sta danneggiando l’attività umana, vista la desertificazione prodotta nelle zone interessate dall’esperimento e anche in quelle limitrofe — aveva comunicato nei giorni scorsi Picciotto —, provocando un forte calo dell’attività commerciale e la conseguente riduzione dell’occupazione».
Secondo l’analisi di Confcommercio, sarebbe emerso «in tutta la sua evidenza un forte calo delle vendite in centro città, dovuto alla modifica dei flussi verso l’area commerciale stessa».
Ma la mancata convocazione del tavolo tecnico, prevista con cadenza bisettimanale, «per esaminare di volta in volta le opportune modifiche da apportare all’esperimento iniziale» ha concretizzato la protesta di domani.
Intanto a margine della conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede dell’Unione Generale dei Commercianti di Messina, nel corso della quale sono stati spiegati i motivi alla base della serrata che interesserà gran parte degli esercizi commerciali che insistono nell’area dell’isola pedonale, Picciotto ha dichiarato: «Se qualcuno pensa che con le liste di proscrizione si risolverà il problema di quella che non è un’isola pedonale ma una strada chiusa, si sbaglia di grosso».
Se il punto di arrivo è senz’altro condiviso, mancano invece i passaggi intermedi: «Non c’è un “rapporto familiare” tra i commercianti della città e l’Amministrazione. Abbiamo a che fare — ha ribadito Picciotto — con una strada chiusa, che a nostro avviso, è funzionale solo durante il week end. Gli esercizi commerciali vivono della qualità della vita che si crea attorno: perché il sindaco non ascolta le richieste dei commercianti?».
Anche il Nuovo Centro Destra, continua a dichiararsi contrario alla pedonalizzazione in generale: «Non si può non tener conto delle criticità che riscontrano i numerosi commercianti e professionisti, oltre ai residenti di zona, che quotidianamente subiscono la sperimentazione iniziata da questa Amministrazione». «Sarebbe stato opportuno — prosegue la nota del Ncd — che la Giunta, prima di avviare questa esperienza, si fosse prodigata a mettere in atto misure propedeutiche: una politica urbana integrata per la rigenerazione della città attraverso azioni e interventi sul modello di politiche già sperimentate in Italia, legate in primis a trasporti, viabilità ecc.».
«L’isola pedonale — commenta la capogruppo al Consiglio Comunale, Daniela Faranda — non può essere soltanto uno strumento per promuovere una mobilità sostenibile, ma deve fare parte di una politica che rilanci la città attraverso la rivitalizzazione economica e la rigenerazione urbana in termini di reti cittadine per le imprese del commercio e dei servizi».
Dopo aver ascoltato associazioni di categoria, singoli commercianti, residenti in zona e cittadinanza attiva, il Nuoco Centrodestra avanza delle chiare richieste all’Amministrazione: la necessità che il bilancio comunale preveda voci di spesa relative ad opportuni investimenti finalizzati alla valorizzazione dell’area; l’istituzione di zone di sosta veloce, abbonamenti a tariffe agevolate per i parcheggi massivi, la possibilità per tutti residenti dei lotti in cui insiste l’isola pedonale di parcheggiare in quelli limitrofi, maggiori garanzie per la sicurezza di chi esercita, risiede e fruisce dell’area, con la presenza delle forze dell’Ordine anche nelle fasce notturne (ronde e passaggi); la riduzione della pressione fiscale progressiva che riguardi anche i commercianti estranei all’isola pedonale che si facciano carico di allestire l’area circostante il proprio esercizio commerciale o di organizzare eventi che costituiscano attrattiva per l’utenza (un’esigenza primaria è rivedere il regolamento comunale-Cosap); intercettare e convogliare i flussi di croceristi.
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