Incidente sul lavoro a Messina, intorno alle 18.00 di ieri, martedì 12 ottobre: un operaio della Toto Costruzioni, Salvatore Ada, di 55 anni, è morto presso il cantiere di viadotto Ritiro. La vicenda ha scosso la città e ha portato Feneal-Uil e Uil Messina ad indire uno sciopero di 8 ore per la giornata di oggi. Ad esprimere vicinanza alla famiglia, anche il CAS (Consorzio Autostrade Siciliane) ed i sindacati Cisl e Filca Cisl.
Le dinamiche del sinistro sono ancora in fase di accertamento, ma secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo sia rimasto schiacciato nel corso di alcune operazioni di carico di new jersey di cemento su un autoarticolato. «I lavori – specificano dal CAS – nulla avevano a che fare con la costruzione del Viadotto».
A commentare l’accaduto ed esprimere il proprio cordoglio, il presidente del CAS, avv. Francesco Restuccia, la vicepresidente, avv. Chiara Sterrantino, il consigliere, arch. Sergio Gruttadauria ed il direttore generale, ing. Salvatore Minaldi: «Alla notizia della tragedia ci siamo precipitati sul posto. Al momento le dinamiche del sinistro sono in fase di accertamento e rimaniamo in stretto contatto con la società Toto Costruzioni che si è messa immediatamente a disposizione delle autorità competenti. A nome nostro e di tutto il personale di Autostrade Siciliane esprimiamo il più sentito cordoglio ai familiari ed a tutti i cari della vittima del terribile incidente».
Incidente sul lavoro a viadotto Ritiro, le reazioni dei sindacati
Cisl e Filca Cisl: «Troppi incidenti mortali sul lavoro, si apra un tavolo sulla sicurezza»
Immediata la reazione dei sindacati, a partire da Cisl e Filca Cisl, che chiedono l’apertura di un tavolo dedicato alla sicurezza sul lavoro in Prefettura: «Siamo vicini alla famiglia e piangiamo, come Cisl e come Filca Cisl, l’ennesima vittima sul lavoro, un operaio edile messinese che stava prestando la sua attività lavorativa per una grande opera a beneficio della città».
«Nelle ultime settimane – sottolineano il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, e il segretario generale della Filca Cisl Messina, Giuseppe Famiano – sono stati registrati troppi incidenti mortali. Il Prefetto riapra immediatamente quel tavolo per affrontare il tema della sicurezza con le parti sociali e gli uffici ispettivi e trovare soluzioni che possano frenare le morti sul lavoro».
Feneal-Uil e Uil Messina: «Questa ignobile mattanza deve finire, oggi sciopero di 8 ore»
Ad esprimere vicinanza e chiedere maggiore sicurezza anche Vito Panzarella, segretario generale di Feneal Uil nazionale, Pasquale De Vardo, segretario generale di Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo, e Ivan Tripodi, segretario generale di Uil Messina. I sindacati hanno indetto per la giornata di oggi uno sciopero di 8 ore nel cantiere di viadotto Ritiro.
«Iscritto e storico militante della Feneal-Uil di Messina – scrivono i sindacalisti –, Salvatore Ada era impegnato in un’attività lavorativa non strettamente connessa alle lavorazioni del viadotto, ma in un’area di stoccaggio esterna al cantiere. Pur di arrotondare lo stipendio per sostenere la famiglia, Salvatore svolgeva anche del lavoro straordinario. In questa nefasta serata stava caricando dei New Jersey di cemento su un camion per essere trasportati presso un altro cantiere della Toto Costruzioni nei pressi di Cefalù».
«Siamo profondamente addolorati – proseguono –, Salvatore era uno stimato delegato della Feneal-Uil, nonché un lavoratore con grandi capacità professionali. Siamo stanchi di dovere piangere un nuovo innocente caduto sul lavoro. Questa ignobile mattanza deve finire. Occorre puntare sulla prevenzione, sulla formazione e, soprattutto, sui controlli, oggi totalmente insufficienti, nei luoghi di lavoro. Questa assurda strage quotidiana non può passare inosservata e sono inammissibili i ritardi nel dare concrete risposte legislative al tema dei morti sul lavoro».
«Saremo accanto alla famiglia – concludono Feneal Uil, Uil Tirrenica Messina-Palermo e Uil Messina –, alla quale offriamo il nostro sostegno legale per tutte le esigenze legate al tragico evento. Quanto accaduto rende, purtroppo, attualissima la campagna nazionale “Zero morti sul lavoro” promossa dalla Uil e sposata in pieno dalla Feneal».
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