E’ passato quasi mese da quando, il 18 aprile scorso, un incendio ha danneggiato l’impianto di selezione di Pace, rendendolo inagibile per qualche giorno. Già nelle ore successive al rogo, l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, aveva consigliato agli abitanti della zona di pulire molto attentamente i panni stesi all’esterno, così come gli eventuali ortaggi provenienti da coltivazioni private.
Il tutto, in attesa dell’esito delle analisi che Arpa e Asp hanno eseguito. Analisi che hanno portato un risultato tutt’altro che incoraggiante: “Nel documento si specifica che sono stati riscontrati valori dei parametri di diossina e furani con concentrazioni superiori alle linee guida consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Pertanto – scrive l’ASP nel documento – come programmato insieme all’ARPA ST di Messina, ed in attesa degli esiti delle ulteriori indagini che si stanno effettuando sul terreno, sull’acqua, sugli alimenti e sull’erba, al fine di salvaguardare la salute pubblica, si consiglia a scopo precauzionale di fornire adeguata informazione alla popolazione al fine di evitare il consumo di prodotti orto-frutticoli coltivati nell’area ricadente in un raggio di tre chilometri a partire dalla zona dell’incendio, prevalentemente nelle direzioni di sud-ovest, ovest e nord-ovest (aree corrispondenti principalmente ai villaggi di Pace, Marotta, Faro Superiore e Curcuraci), in considerazione che la maggior parte del restante territorio potenzialmente interessato è costituito apparentemente soltanto da vegetazione spontanea. Si consiglia contestualmente di evitare il pascolo nelle suddette zone. Si ribadiscono ulteriormente le misure cautelative generiche in merito all’accurata detersione di verdure e frutta, provvedendo ad asportare, ove possibile, la buccia prima del consumo. Infine l’acquisizione di ulteriori elementi dell’indagine in corso – conclude la nota – verrà tempestivamente comunicata, rimanendo a disposizione per ogni ulteriore collaborazione”.
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