Stop alla realizzazione del nuovo impianto per il trattamento della frazione umida e supporto al ciclo depurativo a Mili: a chiedere un passo indietro sul progetto alla Giunta Basile è la consigliera comunale Giulia Restuccia (lista Basile Sindaco), in ragione della vicinanza con il centro abitato e dal Palasport: «Si individui un luogo più idoneo senza andare a tartassare ulteriormente gli abitanti della zona, che da anni “soffrono” la vicinanza con l’impianto maleodorante di depurazione», che rende «l’aria risulta insalubre e irrespirabile».
Con un’interrogazione del 19 gennaio 2023, la consigliera comunale della maggioranza, Giulia Restuccia, chiede alla Giunta Basile di rivedere i propri piani per quel che riguarda la realizzazione del nuovo impianto per il trattamento della frazione umida e supporto al ciclo depurativo a Mili. Per Restuccia, infatti, creare un nuovo impianto in un’area in cui già è presente di il depuratore, con tutti gli effetti che ne conseguono, non è esattamente l’ideale per i cittadini che «che da anni “soffrono” la vicinanza con l’impianto maleodorante di depurazione». Il progetto, ricorda la consigliera, nasce dalla proposta del Piano d’Ambito della SRR “Messina Area Metropolitana”.
Premettendo che l’opera, per lei, va fatta, Restuccia chiede all’Amministrazione un passo indietro: «Vorrei ricordare all’Amministrazione – scrive nell’interrogazione –, che la SRR non ha tenuto conto della reale situazione della zona, poiché tramite l’individuazione del sito a Sud della città di Messina e segnatamente a Mili, non ha minimamente pensato ai residenti e a quanti vi transitano. Il sito scelto si trova in area urbanizzata a distanza di circa m. 10,00 dalla S.S. 114 e a circa m. 50,00 dal Palasport, frequentato giornalmente da un cospicuo numero di bambini ragazzi e adulti. In prossimità del sito scelto, sono ubicate altresì due scuole per l’infanzia con annesse elementari»
«La struttura – prosegue – avrà anche ricadute negative sulla viabilità della zona, considerando che la strada verrebbe invasa da una miriade di camion, gommati pesanti, che andrebbero a conferire i rifiuti “umidi” nell’area, impedendo o ostacolando l’unico accesso dall’uscita dell’autostrada a Mili, sia ai residenti che ai mezzi di soccorso».
«Fatta l’opportuna premessa e considerando altresì che l’opera prevista è necessaria alla città – conclude Restuccia –, e che non grava sul bilancio comunale essendo finanziata con fondi extrabilancio, la sottoscritta, incalzata anche dagli abitanti della zona, intende soffermarsi e fare riflettere l’Amministrazione Comunale sull’impatto che l’opera ha sulla zona, che risulta urbanizzata e antropizzata».
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