Gli impianti sportivi della nostra città, escluso lo stadio San Filippo per ovvie ragioni, fanno acqua da tutte le parti da un punto di vista prettamente strutturale e manutentivo, ma ciò su cui puntano l’attenzione Libero Gioveni, consigliere comunale, e Alessandro Cacciotto, consigliere della Terza circoscrizione, è la sicurezza della salute degli atleti durante lo svolgimento delle attività agonistiche.
“Superfluo elencare gli impianti cittadini dove si esercita la pratica sportiva – sottolineano Gioveni e Cacciotto – il campo di calcio Marullo di Bisconte su tutti perché ospita decine di squadre dilettantistiche ed amatoriali, ma non sono da meno il campo di atletica “Santamaria”, l’impianto dei Cappuccini, la piscina comunale “Graziella Campagna” anche se al momento chiusa ecc, così come appare altrettanto superfluo ma necessario riconoscere che in tali impianti manchino le più elementari precauzioni in materia di tutela e prevenzione della salute”.
“Il riferimento è in particolare al mancato utilizzo dei defibrillatori automatici – spiegano -, di cui invece in altri comuni (per esempio quello di Savoca di recente) si è fatto ricorso. La peculiarità di questi preziosi strumenti da utilizzare in caso di malore da parte di un atleta è quella che possono essere adoperati anche da personale non sanitario, ma che è stato regolarmente istruito sul loro utilizzo”.
“Pensare, quindi – continuano Gioveni e Cacciotto -, a questa forma di prevenzione per la salute dei numerosissimi cittadini che praticano lo sport (agonistico e non), sarebbe indiscutibilmente un segno di rispetto e di maturità verso il fenomeno sportivo in città e il diritto alla salute pubblica, specie perché il nostro primo cittadino è stato ed è “uomo di sport”.
“Se poi si pensa che, per esempio – concludono -, sempre il comune di Savoca è andato anche oltre al semplice utilizzo dei defibrillatori stipulando una convenzione anche con la Croce Rossa al fine di garantite la presenza di un’ambulanza professionale durante la disputa delle partite di calcio, ci si può forse rendere conto di come nella nostra città siamo culturalmente arretrati in tema di prevenzione sanitaria degli atleti. Insomma, pochi minuti potrebbero risultare davvero fatali per la vita di uno sportivo (e la triste e indimenticata vicenda del povero calciatore Morosini, purtroppo, insegna)”.
Pertanto, i consiglieri Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto chiedono al Sindaco e, per conoscenza, al Dirigente del Dipartimento Sport di “attivarsi in tema di prevenzione sanitaria negli impianti sportivi attraverso l’acquisizione dei preziosi defibrillatori automatici da utilizzare in caso di estrema necessità, nonché attraverso una possibile convenzione con la Croce Rossa messinese”.
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