Il vicepresidente del Consiglio Comunale, Nicola Crisafi, insieme ai consiglieri della III circoscrizione, Cosimo Oteri e Giovanni Veneziano, vista la delibera con la quale si è dato mandato al Dipartimento Lavori Pubblici di procedere alla dismissione di tutti quegli impianti di pubblica illuminazione ricadenti in aree presumibilmente private, ritenendo che la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, debba rimanere di pertinenza del Comune di Messina e considerando che la pubblica illuminazione deve essere garantita ove transitano regolarmente auto, esprimono il loro sentimento di assoluta contrarietà a tale delibera che dismette, di fatto, la pubblica illuminazione, lasciando al buio un intero e popolato rione.
“Considerando che i progetti di illuminazione pubblica in Italia ─ si legge in un comunicato ─ sono regolati dalla norma UNI 11248 che definisce la categoria illuminotecnica in base al tipo di strada, al flusso di automezzi, alla presenza di pedoni, di svincoli, di pericoli di aggressione, opportuno sarebbe l’immediata costituzione, da parte dell’assessorato pertinente, di un progetto che dia continuità all’illuminazione pubblica della zona in oggetto”.
“Tale scelta, della delibera citata, ─ continuano i tre Consiglieri ─ non è assolutamente condivisa visto che l’illuminazione di strade, autostrade e altri luoghi pubblici contribuisce al benessere collettivo. Una buona illuminazione contribuisce alla sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, aumenta la visibilità dei percorsi riducendo le possibilità di incidenti e assicurare una maggiore sicurezza negli spostamenti, permette di scongiurare atti di microcriminalità e contribuisce al senso di sicurezza e di benessere dei residenti. Non vogliamo che parte della popolazione messinese si senta abbandonata dalla politica cittadina che ,oggi quanto mai, deve tralasciare qualsiasi forma di discriminazione territoriale e provvedere alla risoluzione del problema”.
“Non condividiamo ─ affermano ─ che siano i consiglieri circoscrizionali, ad informare gli abitanti del rione case gialle ( Santo Bordonaro), in quanto tale Consiglio Circoscrizionale, assolutamente privo di poteri e competenze nello specifico, avrebbe sicuramente agito diversamente da quanto stabilito nella delibera n.453/2014”.
Interrogano il sindaco e l’assessore competente per sapere quali sono i motivi per cui la gestione dell’illuminazione pubblica del “complesso case gialle” ,dopo oltre 30 anni, non debba più essere di competenza comunale e quali sono i motivi per cui la G.M. non provvede immediatamente alla realizzazione di un progetto di illuminazione pubblica che contempli il rione “case gialle”, assicurando la continuazione dell’illuminazione pubblica.
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