scuola foscolo pinelli

Il “Teatro Pinelli” torna in scena. Occupata la scuola “Ugo Foscolo”

Pubblicato il alle

3' min di lettura

scuola foscolo pinelliGli attivisti del “Teatro Pinelli” inaugurano il 2015 con una nuova occupazione: la scuola “Ugo Foscolo” di via Palermo. «Oggi 2 gennaio – spiegano in una nota –, in continuità  con la nostra storia,  abbiamo deciso di restituire l’ennesimo spazio negato alla città, siamo entrati alla scuola “Foscolo”, a quasi un anno dallo sgombero della ex casa del portuale per continuare il percorso intrapreso con l’occupazione del teatro in Fiera del 15 dicembre 2012».

Questo gesto mira – precisano quelli del Pinelli – a sbloccare la paralisi che, nonostante le buone intenzioni dell’attuale Amministrazione, sembra governare Messina. «Nessun leader spirituale e politico, nessun manager superesperto – sottolineano –, potrà, da solo, cambiare a fondo questa città. Al netto di tutte le critiche nei confronti dell’attuale giunta, che non ricalca per nulla la grinta della campagna elettorale, la città sembra essersi paralizzata».

«Nel tempo della crisi – proseguono – non crediamo che l’austerità possa essere la risposta, crediamo invece che la crisi si combatta riappropriandosi degli spazi e di tutto ciò che ci spetta (casa, reddito, trasporti, sanità…).  Riattivando la pratica dell’autogestione, da oggi intendiamo riannodare i fili di tutte quelle lotte sociali e territoriali che in questi anni abbiamo sostenuto ed alimentato».

Un’altra ragione che giustifica questa nuova occupazione è quella di «riaprire alla città uno spazio che va salvato». Gli attivisti, inoltre, desiderano fare tesoro di «quel patrimonio di esperienze, valori e pratiche che hanno caratterizzato il percorso del Teatro Pinelli: le occupazioni del Teatro in Fiera, della Casa del Portuale, e le numerose iniziative di riscoperta dei luoghi della città, le cosiddette “Z(one) T(emporaneamente) L(iberate). Esperienze da cui ereditiamo non solo pratiche politiche e di aggregazione, ma anche un consistente patrimonio materiale: migliaia di libri e dispositivi hardware (Pc, monitor, stampanti, ecc.) con il recupero dei quali saranno lanciati i primi due progetti all’interno della scuola: la biblioteca di quartiere con sala da tè e la sala multimediale e video».

Ma c’è anche un altro obiettivo che i Pinellini intendono perseguire: attivare nella scuola una palestra popolare autogestita. «Riteniamo infatti fondamentale – continuano – che in un quartiere come quello di Giostra (il quartiere più popoloso dell’intera città) ci sia per tutti la possibilità di accesso libero e popolare non solo ai saperi ma anche ad attività sportive che siano fonte di  aggregazione sana. Vi è inoltre l’intenzione di realizzare numerosi laboratori di autoformazione e autoproduzione. Non si rinuncerà a una programmazione di eventi, di cui molti verranno dedicati ai bambini. Il resto verrà costruito strada facendo con il contributo di tutte le persone in carne ed ossa che hanno progetti da realizzare, ma carenza di spazi in cui poter sperimentare».

«Il progetto culturale – concludono – è quello di trasformare la percezione collettiva dischiudendo la possibilità, nel qui ed ora dell’azione collettiva, di un uso in comune dei beni, e non di un riuso di ipotetici “beni comuni”».

Intanto, oggi, conferenza stampa per far conoscere il programma alla cittadinanza e, domani, sabato 3 gennaio, prima assemblea di quartiere che si terrà, alle 17.00, nell’auditorium della scuola “Ugo Foscolo”. 

(135)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.