ciclotrone policlinico di messina

Il Policlinico di Messina produrrà radiofarmaci: ecco il nuovo ciclotrone. Cos’è e come funziona – VIDEO

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Un nuovo strumento in grado di produrre radiofarmaci direttamente all’interno del Policlinico “G. Martino” di Messina, risparmiando 700mila euro: si tratta del ciclotrone, presentato questa mattina presso l’Aula Magna del Padiglione E, alla presenza del Rettore UniMe, Salvatore Cuzzocrea (che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa).

Facciamo un passo indietro. L’idea di installare al Policlinico di Messina un ciclotrone – una macchina in grado di accelerare particelle nucleari che vengono poi inviate su un bersaglio che, a causa dell’urto, produce atomi radioattivi che vengono utilizzati per la sintesi di radiofarmaci ad uso clinico e per la ricercarisale ai tempi in cui era rettore Franco Tomasello ma, dopo quella che Cuzzocrea definisce come una «inaugurazione farlocca», nel 2016, non se ne era saputo più niente. Lo stesso Tomasello (non più rettore all’epoca, ndr), ha aggiunto Cuzzocrea, sembrerebbe non sia stato invitato all’inaugurazione.

Il progetto, però, è stato ripreso e adesso è pronto per essere utilizzato, all’interno del Padiglione E, nel reparto di medicina nucleare. Il collaudo è stato concluso 15 giorni fa e adesso potrà iniziare a produrre radiofarmaci che saranno utilizzati per le terapie dei pazienti del Policlinico di Messina.  Soddisfatto il Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea: «È un momento molto importante – ha spiegato –, al di là del fatto che è un’operazione verità rispetto a quello che era stato inaugurato nel 2016, cioè una cosa che non c’era. Oggi c’è, è approvato, abbiamo le autorizzazioni, il prof. Ernesto Amato e il prof Sergio Baldari hanno seguito con me quest’iniziativa. Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione è stato approvato il collaudo sia del ciclotrone che della PET, sia amministrativo che tecnico e funzionale».

«Da oggi – ha concluso – il Policlinico potrà operare senza continuare a spendere 700mila euro di radiofarmaco che acquista al Cannizzaro. Grazie all’attività che abbiamo posto in essere speriamo di poterlo produrre anche per terzi, ad esempio il Papardo  e le altre aziende che ne hanno bisogno. Questa Amministrazione, al di là di fare cose innovative come lo student hotel e altre cose importanti per la città, abbiamo sistemato tante cose irrisolte e non fatte di questi anni».

A mostrare il nuovo ciclotrone del Policlinico “G. Martino” di Messina e illustrarne il funzionamento è stato il direttore dell’UOC di Medicina nucleare, prof. Sergio Baldari:

Alla presentazione interverranno il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Commissario dell’AOU , dott. Giampiero Bonaccorsi, il Direttore dell’UOC di Medicina nucleare, prof. Sergio Baldari,  il Direttore amministrativo, dott.ssa Elvira Amata e il Direttore sanitario, dott. Giuseppe Murolo. 

(329)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.