Su L’Espresso.it si fanno i conti in tasca alle figure istituzionali italiane. Da un’elaborazione dei dati presenti nella sezione “Amministrazione trasparente” dei siti istituzionali — obbligatoria per legge ma non sempre presente — a ottenere la maggiore retribuzione lorda annua, pari a 545.286 euro, sarebbe il presidente delle Corte Costituzionale, il messinese Gaetano Silvestri. Seguono a ruota, il segretario generale della Camera, Ugo Zampetti, e il giudice Costituzionale, Giuliano Amato, che guadagnano rispettivamente 478.149 e 454.405 euro lordi l’anno.
In base ai dati raccolti, L’Espresso.it ha stilato una classifica di 18 figure istituzionali, le più ricche del Paese. E se Gaetano Silvestri è il più benestante, la palma del “più povero”, con una retribuzione di 293.600 euro, va al vice Segretario Generale dell’Agcom, Antonio Perrucci. Sempre tra gli “ultimi classificati”, in 15ª posizione, troviamo il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Una classifica significativa ma non del tutto esauriente, perché — evidenzia il giornale online — non sono rintracciabili le retribuzioni di ambasciatori e avvocati dello Stato proprio per quella “svista” sulla trasparenza che per obbligo di legge enti e istituzioni dovrebbero rispettare. L’Espresso.it ricorda inoltre che lo scorso novembre un dossier dell’Ocse ha reso noto che i burocrati italiani sono tra i più pagati del pianeta. «Il ministero della Funzione pubblica — si legge nell’articolo — ha subito rettificato: la rilevazione dell’Ocse riguarda solo sei ministeri e si basa sui dati 2011, prima che venisse introdotto il tetto dei 302 mila euro l’anno. Inoltre da noi i contributi pesano molto più che altrove».
Rimane il fatto che le retribuzioni ai primi posti della classifica questo limite lo superano, e non di poco.
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